Castrolibero - amianto

Castrolibero è una cittadina in provincia di Cosenza dove sono ancora presenti, su taluni edifici, coperture in amianto. Tra questi, uno in particolare è all’attenzione del Comune, dell’Arpacal, e dell’Asp in seguito alle segnalazioni fatte, otto anni fa, da alcuni residenti dello stabile. Ad oggi, però, il pericoloso materiale è ancora lì, nonostante si misero in atto una serie di procedure per eliminarlo.

L’amianto è cancerogeno ed è stato bandito da una legge del 1992, ma è ancora molto diffuso in tutta la penisola. I numeri legati alla morbilità e alla mortalità delle malattie correlate all’amianto sono elevati. Il materiale killer continua a uccidere perché si trasforma in fibre invisibili, che causano gravissime malattie se sono inalate o ingerite. Tra queste ricordiamo il mesotelioma, i tumori al polmone, alla laringe, allo stomaco e al colon, danni respiratori, placche, ispessimenti pleurici, asbestosi e complicanze cardiocircolatorie.

Amianto da rimuovere, il caso Castrolibero

Le istituzioni intervengono poco per eliminare la gran quantità del pericoloso materiale ancora presente negli edifici e nelle discariche abusive. Spesso, le procedure per una eventuale rimozione sono soggette a rinvii inspiegabili, lungaggini burocratiche, cavilli legali. Il risultato è sempre quello di non voler/dover cambiare nulla, ed è quanto accade a Castrolibero. Qui, nel 2015, alcuni condomini di un edificio ricoperto da lastre di amianto incaricano un consulente tecnico per effettuare un sopralluogo. Dal tetto penetra acqua e arriva negli appartamenti a causa della copertura in amianto in condizione di avanzata alterazione.

L’amministratore del condominio, dal canto suo, agisce allo stesso modo, affidando a un suo consulente di fiducia il compito di verificare lo stato del tetto. Quest’ultimo, a seguito di un sopralluogo effettuato congiuntamente con l’altro consulente, conclude affermando che “la probabile causa delle infiltrazioni d’acqua risulta essere il deterioramento del manto di copertura e il solaio sottostante”.

La soluzione proposta dal consulente dell’amministratore

Nelle conclusioni della consulenza fatta dal perito incaricato dall’amministratore del condominio, si suggerisce un provvedimento discutibile. “La soluzione per porre rimedio al fenomeno non può essere altro, per contenere la spesa, di sovrapporre all’eternit esistente, una copertura in lamiera o a base di fibre organiche bitumate… e agganciata agli stessi supporti ai quali è agganciato l’eternit, per tutta la superficie interessata dall’appartamento sottostante”.

I condomini presentano esposto all’ASP di Cosenza, in seguito al quale il Comune di Castrolibero effettua un sopralluogo congiunto con l’Azienda sanitaria. Interviene anche l’Arpacal, che esegue un Rapporto di prova accertante la “presenza di amianto-crisotilo”. Il Comune, pertanto, viene avvisato affinché disponga “con l’urgenza consentita, lo smantellamento della copertura di che trattasi sempre al fine di tutela della pubblica salute”.

Il nulla di fatto dopo gli accertamenti e le ordinanze

Il Comune di Castrolibero, sempre nel 2015, notifica un verbale di accertamento all’amministratore del condominio, ordinando di provvedere:

  • alla bonifica, ovvero alla rimozione delle lastre ondulate di cemento-amianto, in condizioni di avanzata alterazione, in un termine di 90 giorni dalla data di notifica del provvedimento;
  • a contattare con immediatezza, a tal fine, l’Arpacal per concordare gli interventi urgenti atti ad eliminare il pericolo di liberazione di fibre di amianto nell’aria;
  • a comunicare all’Arpacal la data d’inizio del lavoro di rimozione dei materiali.

Ad oggi, ancora nessuno ha effettuato la rimozione del pericoloso eternit, ragion per cui alcuni condomini vivono reclusi in casa. Il Comune, tuttavia, non ha sorvegliato sull’esecuzione di quanto ordinato e tutto procede, dopo 8 anni, come se nulla fosse stato fatto. E i rischi per la salute aumentano.

Amianto a Castrolibero e in Italia, l’impegno dell’ONA

La vicenda fa discutere per le conseguenze che l’amianto potrà avere sulla salute dei cittadini di Castrolibero. In Calabria, d’altronde, la presenza di manufatti e tetti in amianto è ancora massiccia. Secondo i dati diffusi dall’ONA, l’Osservatorio Nazionale Amianto presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni, i casi di mesotelioma e malattie correlate all’asbesto in Calabria sono molto numerosi.

L’avvocato Bonanni denuncia da anni le condizioni di rischio nei luoghi in cui è presente il pericoloso materiale e i ritardi delle bonifiche. Costante è il suo impegno a fianco delle persone che si sono ammalate a causa dell’amianto e alle famiglie che, per questo motivo, hanno perso un congiunto.