Salgono i contagi – in Italia ma anche in Europa e negli Usa – e si accelera sulla campagna vaccinale contro il Covid. I numeri parlano di un incremento settimanale del 40%. Peraltro, tra il 7 e il 13 settembre, i decessi delle persone positive al Covid ammontavano a 99, quasi tutte over 80. I dati sono sottostimati perché l’isolamento non è più obbligatorio e si ricorre sempre meno ai test.
Salgono i contagi, monitoraggio Gimbe
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La fondazione Gimbe, che monitora l’andamento dei contagi, spiega che l’infezione colpisce soprattutto fragili e over 80. In quattro settimane consecutive (dal 10-16 agosto al 7-13 settembre) i contagi sono saliti da 5.899 a 30.777, i ricoveri in area medica da 697 a 2378.
“La campagna vaccinale va avviata subito se vogliamo evitare un sovraccarico delle strutture sanitarie. Il vero rischio è la tenuta della sanità pubblica, profondamente indebolita” sottolinea il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta.
Secondo l’indagine, al momento la variante più diffusa è la Eg.5 (Eris) e i malati gravi sono in maggioranza over 80. In ogni caso i vaccini aggiornati proteggono anche dalle ultime varianti come la XBB.1.5 chiamata Kraken.
Salgono i contagi soprattutto tra i più fragili e il Ministero della Salute spinge l’acceleratore sulle vaccinazioni. Le prime dosi arriveranno già dalla prossima settima, attorno al 25 settembre. A seguire ci sarà la loro distribuzione su tutto il territorio nazionale dove ogni Regione dovrà opportunamente organizzarsi. Due sono gli aspetti che vanno necessariamente preventivati. Il primo riguarda la protezione dei soggetti più fragili. Il secondo è legato alla volontà di far coincidere nello stesso giorno sia l’iniezione anti Covid sia l’antinfluenzale.
Covid, piano vaccinazioni del Ministero
Il vaccino è garantito gratuitamente a tutti. Tuttavia, il richiamo è raccomandato a chi ha 60 o più anni , agli ospiti di strutture lungodegenti, alle donne in gravidanza, agli operatori sanitari, anche ai più giovani con fragilità e a tutti i loro familiari.
Salgono i contagi, dove vaccinarsi?
Le vaccinazioni possono essere effettuate presso i centri vaccinali, gli studi dei medici di base e le farmacie.
Pierluigi Lopalco, epidemiologo e docente di igiene all’Università del Salento, è più volte intervenuto nei mesi scorsi sui ritardi del piano vaccinale. Nei suoi interventi ha sempre ribadito che l’aumento delle coperture vaccinali portano nel medio termine a risparmi netti di costi sanitari diretti, e anche di costi indiretti sociali. Anche sui suoi canali social ha ricordato che finanziare la prevenzione non è una spesa ma un investimento.
Oggi il professor Lopalco spiega al Messaggero le sue incertezze sul sistema sanitario che potrebbe “andare in sofferenza se la corsa del Covid sarà parallela a quella dell’influenza”.
“Gli ospedali in passato erano in difficoltà quando c’era il picco influenzale – dichiara il prof. Lopalco -. Immaginiamoci cosa può succedere se sarà coincidente con quello del Covid. Se servirà, dovremo essere pronti a ripristinare l’obbligo di isolamento per i positivi”.
Continuano le preoccupazioni dell’epidemiologo sulla gestione della campagna vaccinale da parte del ministero. “A me preoccupa però uno scarso impulso alla campagna vaccinale – continua il prof. Lopalco -. L’Italia ha opzionato 11 milioni di dosi (9 di Pfizer e 2 di Novavax), temo che non saranno sufficienti”.