Ok alla quarta dose di vaccino anticovid per gli over 80. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Ema hanno espresso parere favorevole. Oltre agli ultra fragili, anche gli anziani che hanno un’età maggiore di 80 anni potranno quindi ricevere la quarta dose di vaccino anticovid con tecnologia mRna. Non approvata invece la somministrazione per la popolazione generale, quindi per le fasce di età inferiori. Il 12 aprile dovrebbe riunirsi anche l’Aifa sul tema.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, ha affermato che la campagna vaccinale in Italia ha tra i migliori risultati al mondo, con oltre il 91% di prime dosi, 90% di seconde dosi e 39 milioni di booster. Parlando alla Camera, ha inoltre sottolineato ancora una volta che la fine dello stato di emergenza non significa anche fine della pandemia. Il monitoraggio del virus continua e l’attenzione resterà alta. Anche perché il virus ancora dilaga: i dati del 6 aprile indicano oltre 69mila nuovi contagi e 160 morti; con un totale di 15 milioni di positivi da inizio pandemia: un italiano su quattro.
Quarta dose over 80. Intanto la ricerca sul virus avanza
Mentre Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) e la ECDC hanno dato il proprio ok alla somministrazione della quarta dose di vaccino anticovid mRna per gli over 80, la ricerca sul virus avanza. E l’umanità affila nuove armi per combatterlo.
Una ricerca della University of Utah Health ha infatti evidenziato che una famiglia di proteine potrebbe essere presa a marcatore aggiuntivo per Covid-19. Si tratta dei ligandi di efrine, che sono rilevabili nella saliva dei pazienti. “Senza danni o disagi nella maggior parte dei pazienti, il che può potenzialmente guidare la cura” – ha sottolineato Erika Egal, autrice dello studio. La concentrazione di efrine, secondo la studiosa, potrebbe predire le probabilità legate al livello di gravità del covid ed indicare dunque se il paziente può andare incontro a ricovero, malattia critica o addirittura a morte.