Il contatto con la natura, in particolare con gli spazi verdi e blu, contribuisce a promuovere la salute individuale, generando benefici ambientali e sociali. Offre, inoltre, un’opportunità concreta per integrare la sostenibilità ecologica e la mitigazione degli effetti della crisi climatica con la prevenzione.

Oggi si è giunti, pertanto, a prescrivere accanto alle terapie tradizionali anche quelle che prevedono soggiorni nella natura.

Lo evidenziano gli esperti del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, in occasione della Giornata mondiale dell’habitat celebratasi il 6 ottobre scorso.

Promuovere l’uso corretto delle aree verdi e blu

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha avviato il progetto “Il buon uso degli spazi Verdi e Blu per la promozione della Salute e del benessere (VeBS)”.

Le azioni in programma consistono in iniziative di studio, formazione e comunicazione per promuovere l’uso corretto, consapevole e partecipato delle aree verdi e blu. Si dovranno implementare le politiche per la pianificazione, manutenzione, gestione delle aree verdi e blu urbane per migliorare la conoscenza degli effetti associati alla salute.

«Ecosistemi equilibrati e sani – sottolinea il direttore del Dipartimento Ambiente e Salute Giuseppe Bortonepossono apportare benefici significativi al benessere umano. Le aree verdi e blu sono ora integrate in politiche e leggi sempre più attente alle questioni ambientali. A questi si affiancano i piani di prevenzione sanitaria nazionale e rionali regionali».

Il contatto con la natura come una strategia di salute pubblica

L’ISS promuove il concetto di prescrizioni verdi e blu come una strategia di salute pubblica. Strategia in grado di integrare gli approcci clinici tradizionali con interventi basati sulla natura. Questi prevedono l’esposizione guidata alla natura e consentono di giocare un ruolo chiave nella prevenzione.

Infatti, «evidenze scientifiche – sottolinea Laura Mancini, del Dipartimento Ambiente e Salute dell’ISS – supportano l’efficacia delle prescrizioni basate sulla natura nell’integrare la pratica clinica standard. Si migliora al contempo la salute mentale, il sistema immunitario, la funzione cardiovascolare e muscoloscheletrica e la regolazione dello stress».

La salute individuale deriva dalla protezione della natura

Il rapporto tra natura e salute evidenzia che le aree verdi e blu influenzano positivamente la salute e il benessere pubblico anche in aree urbane. Questo concetto enfatizza l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, riflettendo i principi di One Health, Planetary Health ed Eco Health. Un approccio così olistico suggerisce che la salute individuale non può derivare che dalla protezione ambientale. E che la qualità degli ecosistemi gioca un ruolo cruciale nel processo terapeutico e nella prevenzione. Pertanto, spazi verdi e blu ben curati, ricchi di biodiversità e accessibili a tutti e sicuri contribuiscono a migliorare i risultati clinici e attivare azioni di prevenzione.

6 ottobre, Giornata Mondiale dell’Habitat

La Giornata Mondiale dell’Habitat, proclamata dalle Nazioni Unite nel 1985, nasce con l’intento di sensibilizzare sull’importanza di affrontare le sfide dell’urbanizzazione globale.

Ogni anno, il primo lunedì di ottobre, viene celebrata in tutto il mondo, sottolineando il diritto di tutti a un’abitazione adeguata. 

Quest’anno, il tema della Giornata Mondiale dell’Habitat è “Urban Crisis Response”.

Negli ultimi decenni, il rapporto tra salute umana ed ecosistemi, naturali e/o artificiali, è diventato centrale nelle discussioni globali sulla promozione della salute. Ed anche sulla prevenzione delle malattie croniche.