La Regione Lazio, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato oggi il nuovo Piano Energetico Regionale. Una data simbolica, come ha sottolineato lo stesso presidente Nicola Zingaretti, perché è quella dell’overshoot day globale.
“Non cambiare costa tantissimo – ha sottolineato – Lo vediamo dal caldo, dalla siccità, dalla condizione materiale di vita della nostra Terra e anche delle persone che sulla Terra ci vivono. Non cambiare costa tantissimo, anche economicamente: basti pensare che solo per i costi dell’energia il sistema sanitario regionale del Lazio avrà un aggravio di 100 milioni di euro per quest’anno“.
Continua Zingaretti: “La grande svolta è la consapevolezza, ma non solo. In questi anni abbiamo costruito le condizioni per indirizzare grandi risorse a disposizione – circa due miliardi di euro – per una spesa pubblica che punta a promuovere una forma di produzione energetica diversa e un risparmio sui consumi. Punteremo sulle competenze green e sulla formazione dei giovani: investiremo 50 milioni; questo vuol dire scommettere su un buon lavoro verde. Punteremo sulla ricerca scientifica e sul trasporto pubblico su ferro“.
Lazio, il Piano energetico regionale verso il 2050
Indice dei contenuti
“Lazio 2050: obiettivo 100% rinnovabili” il titolo dell’evento, trasmesso anche in diretta streaming su Facebook. Il piano è ancora una proposta, varata con delibera di giunta regionale lo scorso 19 luglio. Tra ottobre e novembre dovrà essere sottoposto al parere motivato di Vas; entro la fine dell’anno, invece, sarà sottoposto all’esame del consiglio regionale e adottato. Gli aggiornamenti sono previsti con cadenza decennale, mentre ogni 5 anni si procederà con eventuali revisioni per adeguamento a sviluppi tecnologici e normativi.
Ad illustrare il nuovo Piano energetico regionale è stata l’assessora alla transizione ecologica e digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi. “La transizione ecologica passa inevitabilmente dalla transizione energetica. Necessario l’allineamento del “Per” alle politiche europee di decarbonizzazione. Sono 1.300 pagine che ci dicono una cosa molto semplice: il Lazio può produrre sul suo territorio tutta l’energia di cui avrà bisogno; e l’avrà completamente da fonti rinnovabili. Lo abbiamo messo nero su bianco ed è per noi un punto di non ritorno”. La novità che il “Per 2022” introduce è quella dell’eolico offshore floating come fonte di energia: il parco eolico di Civitavecchia avrà un ruolo strategico. Si tratta di pale eoliche in mezzo al mare, dove possono sfruttare al meglio la potenza dei venti per produrre energia.
Efficientamento e risparmio le parole chiave
La domanda di energia nel Lazio proviene da numerosi settori: la maggiore fetta riguarda il civile (45%), poi ci sono i trasporti stradali (38%) e l’industria (12%). “Ad oggi consumiamo troppa energia per spostarci, per scaldare e rinfrescare, e nonostante il trend in discesa nella mobilità e nel civile, comunque i consumi sono eccessivi“. Inoltre i consumi sono ancora troppo legati al fossile. Come si snoderà quindi il nuovo Piano energetico? Si procederà con un contingentamento dei consumi, che dovranno scendere in proporzione all’aumento dell’efficientamento energetico e del risparmio.
Il massimo dell’efficientamento si potrà ottenere dall’edilizia residenziale – mediante l’elettrificazione delle utenze e l’isolamento termico – e dalla mobilità privata, cercando di eliminare il più possibile i motori a scoppio e riducendo di almeno il 40% le automobili in circolazione per convergere sul trasporto collettivo; l’obiettivo è anche quello di ridurre del 55% le emissioni in atmosfera entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050. “Sono cambiamenti complessi, ma sono quelli verso i quali sta andando tutta Europa. Si tratta di obiettivi non soltanto raggiungibili dal punto di vista tecnico, secondo i calcoli di Enea, ma necessari” – ha detto Lombardi.
Parco eolico di Civitavecchia “promosso” da Legambiente
Il Parco eolico di Civitavecchia, il cui progetto è di Tyrrhenian Wind Energy, sorgerà nello spazio marittimo fino a 30 km dalla costa; avrà una potenza di 270 Megawatt. Sono 27 gli aerogeneratori da posizionare. L’impianto porterà un indotto di oltre cinquemila posti di lavoro.
Il progetto è stato promosso anche da Legambiente. “Il progetto di parco eolico offshore nella costa settentrionale della nostra regione, pietra angolare per la transizione energetica – ha dichiarato in una nota Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – è necessaria soprattutto in un territorio, il cui litorale è il polo di produzione da gas, olio combustibile e carbone, con le centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro. La centrale di Torrevaldaliga Nord, con oltre 8 milioni di tonnellate di anidride carbonica sprigionata, continua ad essere il luogo da dove viene emesso il maggior quantitativo di gas climalteranti in Italia; ed è per questo che da qui deve partire in direzione contraria, la grande spinta delle rinnovabili.
L’idea di realizzare questo grande parco eolico a largo, ha saputo coagulare l’interesse e l’approvazione di amministrazioni, parti sociali e associazionismo. A tutti, dalla Regione, ai Comuni fino alla cittadinanza, chiediamo che tutto questo grande consenso si trasformi in velocità nel permettere la realizzazione degli aerogeneratori e nello smantellamento delle centrali inquinanti, per la riqualificazione ambientale locale, la rigenerazione lavorativa e culturale locale e come grande contributo nel contrasto ai mutamenti climatici e le conseguenze sempre più drammatiche che abbiamo davanti“.