Il miele, non è solo un dolce piacere culinario. È stato celebrato in molte culture millenarie per le sue proprietà benefiche, specialmente per la salute della gola e delle difese immunitarie

Miele: il frutto di una preziosa interazione

Miele: è il risultato di un’interazione tra api e fiori

Il miele è il risultato di una preziosa interazione tra le api e i fiori. Le laboriose operaie raccolgono il nettare e lo immagazzinano all’interno della “sacca melaria” (il primo tratto dell’intestino anteriore degli insetti), che contiene degli enzimi in grado di preservarlo per tutto il viaggio. Una volta giunte nell’alveare, le bottinatrici passano il nettare alle altre api addette alla mieleizzazione. Queste lo arricchiscono e lo trasformano attraverso un processo di rigurgitazione e fermentazione detto “trofallassi”.

Il risultato è un liquido dorato, ricco di zuccheri naturali e arricchito da enzimi e sostanze nutritive.

Quanto alle varietà, esse dipendono dal polline, dal tipo di fiori, dalla zona geografica, dal periodo di raccolta, dall’altitudine e dal trattamento nella lavorazione e conservazione.

Il miele come rimedio per la salute

La storia del miele come rimedio naturale per la salute risale a tempi antichi. Numerose culture lo hanno utilizzato per le sue proprietà curative. Nell’antico Egitto, veniva impiegato per curare ferite e infezioni, grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Gli antichi greci lo consideravano una medicina preziosa per molte affezioni.

Ippocrate, il padre della medicina, conosceva il suo effetto antipiretico e trattava con esso le ferite cutanee.

La medicina tradizionale ayurvedica e la medicina cinese millenaria hanno sempre visto nel miele un alleato essenziale per migliorare la salute generale, spesso associato a rimedi per la tosse e il mal di gola.

Leggende millenarie

Miele: gli antichi egizi lo utilizzavano nei riti religiosi e nelle cerimonie di mummificazione

Il miele, è stato altresì il protagonista di molte leggende e credenze popolari antichissime.

La mitologia greca ad esempio descrive un alimento che ricorda il miele: l’ambrosia, definito “il nettare degli dei dell’Olimpo”.

Le api, in questo contesto, erano considerate messaggere divine, che portavano il dono della dolcezza direttamente dagli dei alla Terra.

Le antiche civiltà egiziane attribuivano al miele proprietà mistiche. Era associato a Ra, il dio sole, e veniva spesso impiegato nei riti religiosi e nelle cerimonie di mummificazione. Basti pensare che i vasi di miele venivano spesso collocati nelle tombe come offerte per garantire un passaggio sicuro nell’aldilà.

Un simbolo di prosperità e salute

Oltre alle leggende sull’origine, il miele è stato considerato un simbolo di prosperità e salute. Nella cultura cinese, era associato alla longevità e alla fertilità.

Nelle leggende nordiche, era visto come un regalo degli elfi, portatore di buona fortuna. Le api, con la loro incessante attività, erano considerate creature mistiche che lavoravano a stretto contatto con la natura per creare questo elisir aureo.

Ma veniamo all’attualità.

Benefici e avvertimenti della scienza

Con l’arrivo della stagione fredda, il miele, aggiunto al tè caldo o consumato da solo, può essere un valido aiuto per alleviare la tosse, grazie alle sue proprietà lenitive e antinfiammatorie.

In aggiunta, contiene proprietà antimicrobiche che possono contribuire a combattere infezioni respiratorie. La sua consistenza densa e appiccicosa forma infatti uno strato protettivo sulla gola, aiutando a ridurre l’irritazione e favorendo una guarigione più rapida. Ma attenzione…

La dottoressa Angela Mattke, pediatra del Mayo Clinic Children’s Center di Rochester (Stati Uniti), sottolinea che il dolcissimo elisir non dovrebbe essere somministrato a bambini di età inferiore a un anno, dal momento che può portare a una rara ma grave condizione gastrointestinale nota come botulismo infantile. Come mai?

Spore pericolose per i bambini

Miele: non deve essere somministrato a bambini di età inferiore a un anno. Rischiano il botulismo infantile

Il nettare degli dei può contenere le spore di tossiche del Clostridium botulinum, soprattutto quelle provenienti dal suolo e trasportate dalle api durante la raccolta del nettare dai fiori.

I bambini, in particolare quelli di età inferiore a un anno, sono suscettibili alla terribile intossicazione perché il loro sistema digestivo non è ancora sufficientemente sviluppato per neutralizzare queste spore. Inoltre, la flora intestinale dei neonati può favorire la crescita e la proliferazione del batterio.

Quest’ultimo, produce una potente neurotossina in gradi di danneggiare il sistema nervoso e provoca debolezza muscolare, difficoltà respiratorie, difficoltà a deglutire e costipazione.

La tossina può progredire e causare problemi respiratori ben più gravi, paralisi e, in casi estremi, portare alla morte.

È essenziale ricordare che il trattamento richiede cure mediche immediate e può includere l’uso del siero antitossina botulinica.

Di conseguenza, è fondamentale evitare di somministrare miele ai bambini di età inferiore a un anno, anche in quantità minime.

Ma torniamo ai benefici del miele.

Miele: il miglior farmaco da banco

La dottoressa Mattke, aggiunge: «è stato dimostrato che il miele è il farmaco da banco più efficace per la tosse da banco».

Quanto alla posologia, per i bambini, «si può iniziare con mezzo cucchiaino ogni due ore. Man mano che crescono e sono in grado di ingoiare più facilmente il miele, si può somministrare direttamente con un cucchiaino».

Miele grezzo vs pastorizzato: cosa scegliere?

Bella domanda. Le scuole di pensiero si spaccano in due su questo punto.

Diciamo che il primo è considerato più sano, dato che il trattamento termico della pastorizzazione può distruggere alcuni dei nutrienti più preziosi (enzimi, vitamine, minerali, antiossidanti).

Il secondo è tuttavia più sicuro, almeno per i bambini, poiché il processo di riscaldamento controllato rimuove eventuali impurità e microrganismi patogeni che potrebbero essere presenti.

Un tesoro millenario che continua a incantare

Il miele, attraverso le leggende e la storia, emerge come un tesoro millenario che ha affascinato e nutrito l’umanità attraverso le ere. Oltre al suo gusto sublime, questo nettare dorato porta con sé un bagaglio di significati simbolici, culturali e terapeutici che lo rendono molto più di un semplice dolcificante. Un cucchiaio di miele non è solo una delizia per il palato, ma un viaggio attraverso le profonde radici della storia umana e delle sue connessioni con il mondo naturale.