Sabato 10 maggio si svolgerà il World Lupus Day, la Giornata mondiale del Lupus Eritematoso Sistemico. Sarà un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, che richiede ancora molto impegno in termini di assistenza e di ricerca.
Per questo motivo, la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino ospedale Molinette ha organizzato, per venerdì 9 maggio, l’evento scientifico “VascuLES”. Gli esperti discuteranno sugli ultimi aggiornamenti relativi al Lupus e alle Vasculiti Sistemiche, patologie molto impegnative con un forte impatto sul paziente.
In serata, al termine del convegno, in collaborazione con il Gruppo LES italiano ODV, la facciata dell’ospedale Molinette si illuminerà di viola. Il 10 maggio, invece, sarà la Mole Antonelliana a illuminarsi di viola, il colore simbolo del LES (Lupus Eritematoso Sistemico). Sarà un modo per “fare luce” su una patologia ancora poco nota, che necessita di essere maggiormente conosciuta per migliorarne l’assistenza e sviluppare la ricerca.
Lupus Eritematoso Sistemico, non si conosce ancora la causa
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Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una malattia sistemica poiché interessa tutto l’organismo. Non si conosce ancora la causa, sebbene se ne riconosca la natura autoimmune.
Il LES presenta una prevalenza intorno ai 50 casi ogni 100.000 abitanti. Si stima, dunque, che ne siano affette circa 500 persone a Torino, 1100 nella città metropolitana e 2100 nella regione Piemonte.
Il LES è una patologia prevalentemente femminile, con un rapporto 9:1 tra femmine e maschi. Colpisce in particolar modo le donne in età fertile tra i 18 e i 45 anni, ma può essere riscontrato anche in età infantile.
Le manifestazioni cliniche presentano elevata variabilità da individuo a individuo e anche in momenti diversi della storia di uno stesso paziente.
I principali bersagli sono rappresentati da cute, reni, articolazioni, sistema nervoso, cuore. La malattia si caratterizza per fasi di minore attività e fasi di riacutizzazione (i cosiddetti flares).
LES: diagnosi, trattamenti e riduzioni effetti collaterali
La diagnosi si basa sui dati clinici e sulle alterazioni di esami strumentali. Tra questi, gli esami di laboratorio evidenziano alterazioni immunologiche tipiche del LES, utili sia alla diagnosi sia nei controlli successivi per valutare l’attività della malattia.
Il trattamento del LES si pone più obiettivi:
• evitare le riacutizzazioni tramite terapie di mantenimento.
. Curare le comorbidità e ridurre il rischio di effetti collaterali delle terapie (diabete, ipertensione, glaucoma, osteoporosi).
• Migliorare la qualità della vita e consentire alla persona ammalata di realizzare tutti i progetti di vita al pari di una persona sana. Tra cui il compimento regolare della gravidanza.
La terapia deve essere personalizzata su ogni paziente.
La terapia farmacologica prevede la combinazione o l’uso sequenziale di cortisonici, farmaci immunosoppressori o immunomodulanti e dei farmaci cosiddetti antimalarici.
Approccio multidisciplinare nella cura del LES
Per favorire l’approccio multidisciplinare nella cura del LES, è attiva presso la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino una Lupus Clinic. Nata in collaborazione e con il sostegno del Gruppo LES Italiano ODV, la prima finalità consiste in una precoce presa in carico del paziente. Ciò sin dalle prime fasi di sospetto diagnostico e quindi in tutte le fasi successive di malattia. È fondamentale favorire la diagnosi precoce, la gestione multidisciplinare, la collaborazione con il medico di medicina generale. Si potrà, così, garantire l’accesso a terapie innovative. Infine, è oltremodo importante sviluppare attività di ricerca, con possibilità di poter usufruire di terapie sperimentali.