inquinamento in toscana

I livelli di inquinamento in Toscana continuano ad essere troppo alti e, in seguito alla pubblicazione del VI Rapporto sull’inquinamento dei Siti di Interesse Nazionale, la politica toscana sollecita bonifiche e indagini epidemiologiche.

Il rapporto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento), pubblicato dalla Rivista dell’Associazione italiana di Epidemiologia, ha suscitato diverse reazioni nel mondo politico. A destare preoccupazione sono i dati relativi ai Sin della Toscana.

I Sin sono le aree che secondo lo Stato necessitano di bonifiche urgenti perché le sostanze rilasciate da stabilimenti chimici industriali, ancora in funzione o chiusi anche da oltre 30 anni, rappresentano un grave pericolo per la salute e l’ambiente.

Inquinamento in Toscana, a Piombino mortalità più alta

Sono numerose le zone di inquinamento in Toscana. Le aree contaminate rappresentano un’area di circa 1.147 ettari e sono classificate dal 1997 come pericolose dallo Stato italiano. Aree in cui sono presenti inquinanti che derivano da settori industriali come quello siderurgico, petrolchimico, farmaceutico; e poi ci sono discariche e un inceneritorie, oltre alla purtroppo ancora forte presenza di amianto.

A Piombino, comune di 33mila abitanti, ci sono un’area portuale, un’industria chimica e una siderurgica, una centrale termoelettrica ed una discarica di rifiuti pericolosi.
Il comune di Piombino – rileva il report – ha un livello medio di deprivazione. Il 45,2% degli abitanti del sito risiede in sezioni di censimento ad alto livello di deprivazione. Il tasso standardizzato di mortalità prematura per malattie croniche mostra, rispetto al riferimento regionale, una diminuzione di 14,7/100.000 casi (-5,6%) nei maschi e un aumento di 19,1/100.000 casi (+11,9%) nelle femmine“.

Si legge inoltre nel report che “la mortalità generale nel sito di Piombino risulta più alta di quella attesa su base regionale in entrambi i generi. I decessi per le malattie sia del sistema circolatorio sia dell’apparato digerente sono in eccesso solo per le femmine. Un difetto si riscontra per le malattie respiratorie nelle femmine. Tra le cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali definite da SENTIERI come Sufficiente o Limitata, si osservano eccessi di mortalità per il tumore della vescica in entrambi i generi; per il tumore della trachea, dei bronchi e del polmone e per il mesotelioma della pleura nei maschi; per il tumore del colon retto nelle femmine. La mortalità per le malattie respiratorie acute risulta in difetto in entrambi i generi; nelle femmine, si osserva un difetto anche per le malattie respiratorie croniche“.

Interrogazione in Regione su ambiente e salute

La consigliera regionale Irene Galletti (M5S) ha presentato una interrogazione per avere chiarimenti sullo stato di salute dei residenti toscani in prossimità dei SIN.

Crediamo che il tema sia di estrema importanza per i cittadini. Hanno il diritto di conoscere in modo approfondito i dati riguardanti lo stato di salute dei residenti nelle zone esposte” – ha scritto la consigliera. Ad essere coinvolti sono “oltre 350.000 toscani, rappresentanti circa il 10% della popolazione regionale. Chiediamo dunque alla Giunta toscana di fornire i dovuti chiarimenti, rispondendo nel merito dell’interrogazione presentata; e raccontando in Aula lo stato di avanzamento dei lavori del CoReAS e i tempi previsti per la divulgazione dei risultati all’intera cittadinanza, al fine di garantire trasparenza e tutela della salute pubblica“.