covid isolamento

Per i positivi al Covid, per ora, restano in vigore i cinque giorni di isolamento. Questo nonostante la decretata fine dell’emergenza da parte dell’OMS, che ovviamente non può decretare – purtroppo – anche la fine della circolazione del virus. Sebbene esso non faccia più così paura, anche nelle sempre nuove varianti in cui si presenta.

La circolare sull’isolamento di cinque giorni risale allo scorso 31 dicembre e non fissava una scadenza. E la fine dell’emergenza non cambia la norma esistente in Italia. Lo ha ricordato il dottor Gianni Rezza, direttore della programmazione del Ministero della Salute, che lo scorso weekend ha terminato il suo incarico al dicastero.

Me ne vado via tranquillo, ora che la pandemia è finita posso riposare” – ha detto in un’intervista al Corriere della Sera. Una “esperienza, drammatica per le decisioni che abbiamo dovuto prendere. Non avrei scommesso che il direttore Oms, Tedros Ghebreyesus, si sarebbe lasciato convincere dai suoi tecnici a pronunciare la parola fine, lui uomo molto prudente. Significa che i dati sono più che convincenti“.

Isolamento Covid, come funziona oggi in Italia

Se all’inizio dell’emergenza Covid lì’isolamento era stato fissato a 14 giorni, poi era sceso a dieci, dopo ancora ad una settimana per scendere ulteriormente a cinque giorni. Una riduzione dettata man mano dalla conoscenza del virus e delle sue conseguenze, così come dall’ampliarsi della copertura vaccinale nella popolazione.

Per i positivi asintomatici e per chi i sintomi non li presenta da almeno 2 giorni, l’isolamento termina 5 giorni dopo il primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi; non importa se il test eseguito sia antigenico o molecolare. Per chi è rimasto sempre asintomatico, l’isolamento termina anche prima dei 5 giorni se il test antigenico o molecolare risulta negativo (il test effettuato presso una struttura sanitaria o una farmacia).

Mascherine (dove servono) e monitoraggio delle varianti

Relativamente alle mascherine, restano in vigore nelle strutture sanitarie con obbligo nelle Rsa e in alcuni reparti in cui siano presenti soggetti fragili o immunocompromessi. Per i medici di medicina generale della Fimmg ed i pediatri della Fimp arriva anche un manuale: queste categorie infatti possono decidere in autonomia se mantenere l’uso delle mascherine nei propri studi.Continua il monitoraggio da parte del Ministero della salute

Una circolare del Ministero della Salute spiega che comunque il monitoraggio Covid continuerà. La prossima survey ci sarà a giugno 2023. Inoltre pone due raccomandazioni alle strutture sanitarie.

La prima riguarda il sistema di sorveglianza InfluNet/RespiVirNet, che vorrebbe sia mantenuto attivo nonostante la fine del periodo di monitoraggio al 30 aprile. Le Regioni e le Province Autonome, infatti, su possono volontariamente proseguire la sorveglianza epidemiologica e virologica, utilizzando l’apposito portale che resterà aperto fino ad ottobre 2023.

L’altra raccomandazione è continuare a mettere in atto tutte le misure per assicurare i sequenziamenti “possibilmente aumentando il coinvolgimento di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta o altre realtà ritenute idonee“. Questo per individuare subito eventuali nuove varianti e per fornire informazioni e dati a livello nazionale e internazionale.