Un nuovo studio condotto dai ricercatori del Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL) di New York ha evidenziato che le infezioni del tratto urinario (UTI) possono avere un impatto strutturale sul tessuto mammario nei topi, con cambiamenti reversibili una volta che le infezioni sono risolte. A guidare la ricerca, la professoressa Camila dos Santos, insieme con Samantha Henry, Steven Lewis e Samantha Cyrill. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications
Impatto delle infezioni urinarie sulla salute del seno: il ruolo delle risposte del corpo
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Le infezioni del tratto urinario (UTI) sono una condizione comune: più della metà delle donne sperimentano almeno un episodio nella loro vita. Causate principalmente da batteri come Escherichia coli, queste infezioni possono provocare sintomi come bruciore durante la minzione, necessità frequente di urinare e dolore pelvico.
I microrganismi patogeni, come batteri come l’Escherichia Coli, possono infatti penetrare nelle basse vie urinarie attraverso diverse vie. La principale è l’uretra, il canale che porta l’urina dalla vescica all’esterno del corpo. Nelle donne, l’uretra è più breve rispetto agli uomini e si trova vicino alla vagina e all’ano. Di conseguenza, il passaggio dei batteri è più facile. Una volta che i batteri entrano nella vescica, possono proliferare e, se non trattati, possono risalire verso le alte vie urinarie, infettando anche i reni.
È fondamentale per le donne prestare attenzione all’igiene intima. Azioni come asciugarsi correttamente dopo aver urinato e mantenere una buona igiene prima e dopo i rapporti sessuali, sono fondamentali per ridurre il rischio di infezioni delle vie urinarie. Tuttavia, anche con una corretta igiene, alcune persone possono sviluppare infezioni ricorrenti o recidivanti. Questo può accadere perché i batteri possono variare nei ceppi. In certi casi, possono anche rimanere protetti nelle strutture delle vie urinarie, sfuggendo alle terapie e infettando le urine.
Conseguenze delle UTI
Se non trattate adeguatamente, le UTI possono portare a complicazioni più serie. Tra le più frequenti: la pielonefrite (infezione del rene e delle pelvi renali) e la sepsi (una risposta infiammatoria eccessiva dell’organismo a un’infezione generalizzata che danneggia tessuti e organi).
Oltre ai sintomi evidenti, il nuovo studio condotto dal CSHL ha scoperto un legame sorprendente tra le UTI ricorrenti e la salute del seno nelle donne. Nello specifico, il team di ricerca ha osservato che le infezioni del tratto urinario nei topi possono innescare una risposta corporea che porta a cambiamenti strutturali nel tessuto mammario, con una crescita anormale delle cellule.
Tuttavia, è importante notare che i cambiamenti osservati non sono direttamente causati dall’infezione stessa, ma dalle risposte del corpo. Queste, sono guidate principalmente da una molecola chiamata TIMP1, che media l’aumento dei depositi di collagene e l’allargamento del dotto del latte nel tessuto mammario. Analoghi cambiamenti sono noti anche durante la gravidanza. Ma c’è di più…
Impatto delle UTI sulla salute del seno: nuove prospettive dalla ricerca
Ancora più sorprendente è stato scoprire che questi cambiamenti tissutali sono stati completamente invertiti una volta che l’infezione è stata trattata.
Così, se i cambiamenti ormonali durante la gravidanza e la menopausa sono noti fattori di rischio per il cancro al seno, questa nuova ricerca suggerisce che anche le infezioni come le UTI potrebbero influenzare il tessuto mammario in modo inaspettato. Ora il team di Camila dos Santos si sta focalizzando su come altri cambiamenti nella vita delle donne potrebbero influenzare il tessuto mammario.
Steven Lewis, uno degli autori dello studio, sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per comprendere se i cambiamenti tissutali osservati contribuiscano alla crescita dei tumori al seno e alle metastasi. Inoltre, è essenziale determinare se le UTI e altre infezioni siano associate al rischio di cancro al seno nelle donne. Queste conoscenze potrebbero consentire ai medici di fornire raccomandazioni più precise relative allo screening, alla prevenzione e al trattamento del cancro al seno, permettendo alle donne di diventare più consapevoli e protette della propria salute.