I rifugiati affrontano una serie di difficoltà significative, anche di salute, durante e dopo il loro spostamento forzato da paesi in conflitto o in situazioni di persecuzione.
Uno dei principali ostacoli per i rifugiati è l’incertezza legale, barriere linguistiche significative che ostacolano la loro integrazione nel paese di accoglienza. Altri problemi sono traumi psicologici, precarietà economica e sociale. A questi si aggiunge la difficoltà di accesso ai servizi sanitari, tutti ostacoli più complessi per consentire il processo di ricostruzione della propria vita.
Le criticità relative alla salute mentale, l’accesso alle cure mediche, le malattie infettive e le condizioni sanitarie precarie sono solo alcune delle problematiche che riguardano i rifugiati. A causa del contesto difficile in cui si trovano, è fondamentale affrontare questi aspetti con politiche e interventi mirati. Questo per garantire una corretta protezione sanitaria e un’integrazione sociale completa.
In Italia sono state avviate iniziative concrete volte al recupero per l’integrazione sociale, culturale, medica ed economica.
SAI – Sistema di accoglienza integrata
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Gestito dal Ministero dell’Interno, il SAI prevede l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Oltre che dei titolari di protezione, dei minori stranieri non accompagnati. Nonché degli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età. Possono essere accolti, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali. A questi si aggiungono umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, di sfruttamento lavorativo, di calamità. E poi migranti cui è riconosciuto particolare valore civile, i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche. Nell’ambito del Sistema sono previsti due livelli di servizi di accoglienza; al primo livello accedono i richiedenti protezione internazionale e al secondo livello, finalizzato all’integrazione, accedono tutte le altre categorie sopra elencate.
“To-Gather” per il futuro dei rifugiati ucraini
“To-Gather” è un’iniziativa europea promossa da Cuore Impresa Sociale, Eulab Consulting s.r.l. e l’Associazione Donne for Peace ETS, con il supporto del Municipio Roma IX Eur e dell’Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona – IACP.
Il progetto si inserisce nell’ambito del Programma Fondo Sociale Europeo Plus, rispondendo concretamente alle difficoltà e alle criticità che migliaia di rifugiati ucraini vivono in Italia.
È fondamentale affrontare le barriere legali, linguistiche e culturali che impediscono l’accesso alle cure, nonché affrontare le difficoltà legate alla salute mentale e fisica. Un approccio integrato che combini cura medica, assistenza psicologica, istruzione sanitaria e supporto sociale è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei rifugiati e aiutarli a integrarsi pienamente nella società.