incendio

Un incendio a Gela, sabato pomeriggio, ha messo in pericoloso la salute di tutti. Il rogo si è sviluppato all’ex lido Eden, sul lungomare Federico II di Svevia. La stampa locale ha definito lo stabile, ora, come una “bomba ecologica” perché durante l’incendio si sono danneggiate le vecchie coperture di amianto, sbriciolandosi in parte.

L’edificio, che si trova proprio sul frequentatissimo lungomare Federico II di Svevia, era abitato principalmente da stranieri senza fissa dimora, principalmente pakistani venditori ambulanti che sono scappati per mettersi in salvo dal rogo. Probabilmente stavano cucinando e le fiamme sono sfuggite. Questa l’ipotesi più accreditata al momento, ma non si escluderebbe nemmeno il dolo. Ci sono indagini in corso.

L’ex Lido Eden, destinato alla demolizione per un progetto di riqualificazione che interessa anche un edificio adiacente, conteneva ancora manufatti in amianto ed ora si teme per la dispersione delle fibre.

Incendio a Gela, i rischi per la salute

Ex Lido Eden di Gela

L’esposizione all’amianto è un grande rischio per la salute. L’edificio interessato sabato scorso dall’incendio a Gela, doveva essere demolito. Ci doveva pensare il Comune, che lo aveva ricevuto dalla Regione alcuni mesi fa.

La struttura, ormai cadente, di una superficie di circa 600 metri quadrati con vari locali accessori ormai desueti di 900 metri quadrati circa, insiste su un’area particolarmente interessante per un rilancio turistico-ricreativo” – è scritto in una nota della regione.

Purtroppo ora che l’incendio ha danneggiato le coperture di amianto, è rischio ambientale e di salute. L’asbesto causa infatti molte malattie tra cui il tumore al polmone, il mesotelioma e l’asbestosi, molto gravi e invalidanti, quando non mortali.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e l’Osservatorio Vittime del Dovere, con il presidente avv. Ezio Bonanni, assistono le persone esposte all’amianto e i loro familiari, che soffrono a causa di tutte le conseguenze per la salute ed anche psicologiche; nonché per le ricadute economiche che malattie così importanti comportano. Per una consulenza, basta chiamare il numero verde gratuito 800.034.294.

Solo in Sicilia, sono stati oltre 350 decessi correlati all’amianto. E’ necessario dunque intervenire quanto prima con le bonifiche, per fermare la strage.