L’Herpes Zoster, comunemente noto come “Fuoco di Sant’Antonio” è una malattia legata alla riattivazione del virus della varicella, che colpisce circa il 90% della popolazione. Per far luce su questa condizione, spesso sottovalutata, e sensibilizzare il pubblico sui suoi rischi e complicazioni, nasce la web serie “Lo stesso fuoco“. Attraverso un intreccio narrativo avvincente, questa serie affronta il tema con rigore medico e un linguaggio accessibile, dimostrando che l’informazione può essere potente anche fuori dagli ambulatori

Cos’è l’Herpes Zoster e perché è importante conoscerlo

L’Herpes Zoster è una patologia virale che si manifesta quando il virus della varicella, contratto spesso durante l’infanzia, si riattiva nel corpo, solitamente in età adulta o in individui immunocompromessi. La malattia si presenta con una dolorosa eruzione cutanea che segue il percorso dei nervi, accompagnata da un dolore neuropatico spesso debilitante. Tuttavia, la conoscenza della patologia è ancora scarsa. Un’indagine Ipsos ha rivelato che solo il 9% degli intervistati sa descriverne sintomi e conseguenze.

Le complicanze del “Fuoco di San’Antonio” possono essere gravi, soprattutto nei pazienti fragili. Tra queste, la nevralgia post-erpetica, che può causare dolore cronico per mesi o addirittura anni, e le infezioni secondarie della pelle. Nei pazienti con comorbidità, come diabete o patologie oncologiche, la malattia può aggravare il quadro clinico. Interferisce infatti con i trattamenti in corso e compromette ulteriormente la qualità della vita.

“Lo stesso fuoco”: un racconto per sensibilizzare il pubblico

Per affrontare il problema della scarsa conoscenza dell’Herpes Zoster, GSK, in collaborazione con DrMovie, ha lanciato la web serie “Lo stesso fuoco”. Ideata e diretta da Elena Rotari, la serie in otto episodi intreccia storie di vita quotidiana, mostrando come questa patologia possa toccare diversi aspetti della vita di una persona e delle relazioni che la circondano.

La trama si sviluppa attorno a due vicende principali: quella di Sofia, una giovane donna che, dopo la chemioterapia, sviluppa l’Herpes Zoster, e quella di Mario, un paziente diabetico e nonno della tredicenne Ilaria. Sofia, interpretata da Gloria Anselmi, vive un rapporto ancora acerbo con Andrea, suo collega (interpretato da Alberto Onofrietti), il quale, nel tentativo di aiutarla, si rivolge tardivamente a un medico, che si scopre essere proprio Ilaria, cresciuta e ormai adulta, con una forte sensibilità verso la malattia per l’esperienza vissuta dal nonno.

Un’opera tra arte e consapevolezza

La regista Elena Rotari ha spiegato il suo approccio alla creazione della serie. «La sfida è stata quella di creare un progetto che fosse al contempo chiaro, semplice e rigoroso, capace di arrivare a un pubblico molto ampio, dai giovani agli adulti». Rotari ha sottolineato come il progetto abbia avuto una forte componente personale, avendo vissuto l’Herpes Zoster nel ruolo di caregiver per suo nonno. La consulenza medica durante la stesura della sceneggiatura ha garantito che la narrazione fosse fedele alla realtà clinica, senza cadere in drammatizzazioni eccessive.

Anche per gli attori il progetto ha rappresentato una sfida. Gloria Anselmi, ha dichiarato: «Dopo questa esperienza penso di aver capito meglio l’impatto di questa patologia. Mi sono basata su ricerche e testimonianze per immedesimarmi, e ora comprendo quanto possa essere doloroso e destabilizzante convivere con questa condizione».

Il cast include volti noti come Giuseppe Pambieri, nel ruolo di nonno Mario, e Giorgia Wurth, che interpreta la dottoressa Ilaria. Ogni attore ha contribuito a costruire un racconto emozionante e didattico, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza su una patologia spesso ignorata.

L’importanza della prevenzione e dell’informazione

Il messaggio principale di Lo stesso fuoco è chiaro: non bisogna sottovalutare l’Herpes Zoster e le sue complicanze. La serie mira a educare il pubblico sull’importanza di riconoscere i sintomi della malattia e consultare tempestivamente un medico.

«Se anche solo riuscissimo ad aumentare di qualche punto percentuale la conoscenza di questa patologia, sarebbe già un grande risultato». Questo il commento di Alberto Onofrietti, interprete di Andrea.

Parallelamente, la serie invita a riflettere sul ruolo della prevenzione, ricordando che oggi esistono vaccini che possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare l’Herpes Zoster. Informare la popolazione su queste opzioni preventive è essenziale per evitare sofferenze inutili e migliorare la qualità della vita, soprattutto per le persone anziane o con un sistema immunitario compromesso.

Una serie tv educativa

Lo stesso fuoco non è solo una web serie, ma un vero e proprio strumento di sensibilizzazione, capace di unire l’arte della narrazione con il rigore scientifico.

Attraverso le storie di Sofia, Mario e Ilaria, il pubblico viene accompagnato in un viaggio che mostra come l’Herpes Zoster possa influenzare profondamente la vita di chi ne è colpito e dei suoi cari.

L’iniziativa rappresenta un passo avanti nella lotta contro l’ignoranza su questa malattia.

L’auspicio è che la serie possa contribuire a salvare vite, educando le persone sui rischi dell’Herpes Zoster e sull’importanza della prevenzione. Come ha sottolineato GSK: «Le malattie fanno parte della nostra vita, ma conoscerle può fare la differenza nel modo in cui le affrontiamo».