donatore di sangue

Oggi, 14 giugno, è la Giornata mondiale del donatore di sangue. Lo slogan della campagna di quest’anno, promossa dall’OMS – Organizzazione mondiale della Sanità – è “Dona il sangue, dona il plasma, condividi la vita, condividi spesso“. Il Paese che quest’anno ospiterà l’evento globale della Giornata mondiale del donatore di sangue 2023 è l’Algeria, con il suo Servizio trasfusionale nazionale.

L’obiettivo della Giornata è ringraziare chi dona ed incoraggiare altri a fare lo stesso, e a farlo spesso, per non far mancare mai il sangue di scorta. L’Oms vuole “incoraggiare le persone in buona salute a donare il sangue regolarmente, per trasformare la qualità della vita dei pazienti dipendenti da trasfusioni e contribuire a costruire un approvvigionamento di sangue sicuro in tutti i paesi del mondo. E
mobilitare il sostegno a livello nazionale, regionale e globale tra i governi e i partner per lo sviluppo per investire, rafforzare e sostenere i programmi nazionali sul sangue
“.

Con l’Italia siamo a buon punto. Proprio nei giorni scorsi, infatti, il Ministero della Salute ha presentato le sue iniziative in una conferenza stampa per la ricorrenza della Giornata mondiale del donatore di sangue; anche le università avranno un ruolo da protagoniste.

Quali sono i requisiti di un donatore di sangue?

Diventare donatore di sangue è facile. Chiunque può donare, infatti, se gode di buona salute. Ci sono però comunque alcuni requisiti di base da rispettare.

Per diventare un donatore di sangue, infatti, è di solito necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, anche se in alcuni Paesi si può donare anche a 16 e 17 anni, purché i requisiti fisici siano soddisfatti.

Le linee guida di ammissibilità inoltre richiedono: almeno 50kg di peso corporeo e buone condizioni di salute al momento della donazione. Quindi non sarà possibile donare mentre si ha l’influenza, il mal di gola, il raffreddore; quando si ha mal di stomaco, si abbia l’herpes labiale o qualsiasi altra infezione in corso.

In caso di tatuaggi o piercing, ci sono dei tempi da rispettare. Per i tatuaggi, devono essere trascorsi almeno 6 mesi dalla realizzazione. Riguardo al piercing, se eseguito da un professionista sanitario registrato e non sono presenti infiammazioni di alcun tipo, si può donare il sangue già 12 ore dopo l’intervento. Per quanto riguarda gli interventi dal dentista, devono trascorrere almeno 24 ore prima di poter donare. Questo in caso di interventi minori; per interventi importanti, invece, la tempistica si allunga ad un mese.

Quando non si può donare il sangue?

donatore di sangue

Ci sono alcuni motivi di esclusione per un potenziale donatore di sangue. Tra questi ci sono i comportamenti a rischio. Se, per esempio, la propria attività sessuale è stata “a rischio” (promiscua e non protetta) nei 12 mesi precedenti, non bisogna recarsi a donare il sangue.

Essere sinceri ed onesti con gli operatori sanitari che accolgono nei centri di raccolta è essenziale per la salute collettiva. In caso di infezioni, infatti, sarebbe a rischio la vita del ricevente; che già di per sé, essendo un soggetto bisognoso di sangue, non si trova in condizioni ottimali di salute.

Le persone che hanno avuto un test HIV positivo o che si siano iniettate droghe ricreative, sono escluse in modo permanente dalla possibilità di essere donatrici di sangue.