È vero che siamo nel bel mezzo dell’estate e il freddo sembra ancora lontano, ma questa l’estate potrebbe essere il momento ideale per sfatare un mito comune sull’influenza del tempo sulle articolazioni. Molti di noi credono che le temperature rigide siano direttamente responsabili dei dolori articolari e muscolari, specialmente durante i mesi invernali. Tuttavia, recenti studi hanno messo in discussione questa convinzione, suggerendo che la realtà potrebbe essere ben diversa

Freddo nelle ossa: sfatiamo un mito

Uno studio ha dimostrato che non esiste un legame diretto tra il clima freddo e i dolori articolari

La convinzione che il freddo aggravi i dolori articolari è radicata nella cultura popolare. È facile pensare che le temperature rigide e l’umidità possano intensificare i sintomi di artrite o altri dolori muscoloscheletrici. Tuttavia, uno studio innovativo ha dimostrato che non esiste un legame diretto tra il clima e i dolori articolari. La ricerca ha esaminato i dati di oltre 15mila persone che hanno riportato più di 28mila episodi di dolore. Gli scienziati ricercatori hanno quindi analizzato se la temperatura, l’umidità, la pressione atmosferica e le precipitazioni influenzassero il dolore articolare e muscolare. Risultato? Hanno scoperto che non esiste un collegamento diretto tra questi fattori climatici e i sintomi di dolore articolare. Entriamo nel vivo della questione.

Cosa dicono i dati

Lo studio ha trovato che le variazioni di temperatura e umidità non influenzano significativamente il dolore al ginocchio, all’anca o alla parte bassa della schiena. «I risultati suggeriscono che non sperimentiamo riacutizzazioni di dolori articolari o muscolari a causa di cambiamenti del tempo». A spiegarlo, Manuela Ferreira e Leticia Deveza, le ricercatrici che hanno condotto lo studio. Tuttavia, è importante notare che le temperature estremamente fredde, sotto i 10°C, sono state raramente studiate, quindi non possiamo escludere effetti potenzialmente negativi in condizioni climatiche estreme.

Un’eccezione ai risultati generali riguarda la gotta, una forma di artrite infiammatoria. In questo caso, il dolore può aumentare in condizioni più calde e asciutte a causa dell’aumento della concentrazione di acido urico nel sangue, che può portare a riacutizzazioni della condizione.

Perché pensiamo che il freddo influisca sul dolore?

La percezione che il freddo intensifichi il dolore potrebbe derivare da cambiamenti nel comportamento e nello stile di vita durante i mesi invernali. Ad esempio, molte persone tendono a ridurre l’attività fisica quando fa freddo, preferendo restare sul divano piuttosto che fare esercizio. La sedentarietà può contribuire a un peggioramento del dolore alla schiena e alle articolazioni. Inoltre, le variazioni nella qualità del sonno e nell’umore durante questa stagione possono influenzare il nostro livello di dolore. «Credere che il nostro dolore si sentirà peggio in inverno può anche farci sentire peggio» aggiunge Ferreira. La ricercatrice cita poi l’effetto nocebo, un fenomeno psicologico in cui una persona sperimenta effetti negativi su salute o benessere a seguito dell’aspettativa di un danno o di effetti collaterali.

In altre parole, se una persona crede che una sostanza o un trattamento possa causare effetti avversi, è più probabile che li sperimenti realmente, anche se non c’è una base medica o farmacologica per questi sintomi. Questo effetto è il contrario dell’effetto placebo, dove una persona sperimenta un miglioramento della salute grazie all’aspettativa positiva di un trattamento inefficace.

Cosa fare per gestire il dolore articolare

Per gestire meglio il dolore articolare e muscolare, è utile concentrarsi su fattori che possiamo controllare, piuttosto che attribuire la colpa al clima. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

Aumentare l’attività fisica: camminare di più e fare esercizi delicati, come quelli consigliati da un fisioterapista, può aiutare a mantenere le articolazioni in salute;

Mantenere un peso corporeo sano riduce il carico sulle articolazioni e può diminuire il dolore articolare;

A casa, una temperatura calda e piacevole può aiutare a prevenire tensioni muscolari;

Seguire una dieta equilibrata, evitare fumo e alcol in eccesso, e migliorare la qualità del sonno sono pratiche essenziali per la gestione e la prevenzione dei dolori. Una dieta ben bilanciata, ricca di nutrienti come vitamine e antiossidanti, può ridurre l’infiammazione, una causa comune di dolore cronico e acuto. Al contempo, mantenere un peso corporeo sano attraverso una corretta alimentazione può diminuire lo stress sulle articolazioni e la schiena.

Il fumo restringe i vasi sanguigni e limita il flusso di ossigeno ai tessuti, rallentando il processo di guarigione e aggravando il dolore. Allo stesso modo, l’alcol può contribuire all’infiammazione e alla disidratazione, e può interferire con il sonno, che è cruciale per il recupero.

Un sonno di buona qualità permette al corpo di ripararsi e ridurre la percezione del dolore. La mancanza di sonno, infatti, può aumentare la sensibilità al dolore e compromettere la capacità del corpo di gestire l’infiammazione.

In conclusione, mentre il mito del freddo come causa del dolore articolare persiste, le evidenze scientifiche suggeriscono che il tempo non ha un impatto diretto sul dolore articolare. I cambiamenti nel comportamento e nello stile di vita durante i mesi più freddi sembrano giocare un ruolo più significativo. Pertanto, piuttosto che temere l’inverno, è più utile adottare misure che favoriscano una salute articolare ottimale tutto l’anno.