Gli ex fumatori che adottano uno stile di vita sano dopo aver smesso con il tabacco, hanno una mortalità ridotta del 27% rispetto a coloro che hanno abitudini di vita meno salutari. A dirlo è uno studio coordinato dal National Cancer Institute americano e che è stato pubblicato sul JAMA Network Open.
Il dato arriva dopo una raccolta dati durata quasi 19 anni e su 160 mila ex fumatori. Lo scopo era proprio capire se lo stile di vita può allungare l’aspettativa di vita. L’osservazione ha tenuto conto di alcuni fattori: alimentazione sana, peso forma, attività fisica, consumo di alcol limitato.
La riduzione generale della mortalità del 27%, ha visto tra le cause: cancro (26%), malattie cardiovascolari (28%), malattie polmonari (30%). La maggiore riduzione si è osservata nelle persone che svolgevano regolare attività fisica: quest’ultima, da sola, può arrivare al 17%.
“I benefici della cessazione del fumo sono forti e chiari” – scrivono i ricercatori. “Questi risultati forniscono la prova che gli ex fumatori traggono vantaggio dall’adesione alle raccomandazioni sullo stile di vita, così come altri gruppi”, concludono i ricercatori“.
In Italia circa 7 milioni di ex fumatori
Secondo i dati dell’Iss (Istituto superiore di Sanità) in Italia ci sono 12,4 milioni di fumatori in Italia (il 24,2% della popolazione), mentre gli ex fumatori sono il 14,9% della popolazione italiana (circa 7 milioni); i non fumatori sono invece il 60,9% della popolazione. Ma chi sono gli ex fumatori?
Si definisce un ex fumatore quella persona che dichiara di aver fumato, nel corso della sua vita, almeno 100 sigarette; e che al momento dell’intervista non fuma più da almeno sei mesi. Chi ha smesso da meno di sei mesi, è un fumatore in astensione.
Che il fumo di sigaretta sia un fattore di rischio per molte malattie ed anche tumori, è risaputo; oggi arriva anche questo ulteriore dato a conferma che la sua eliminazione, associata ad uno stile di vita sano, può soltanto dare un apporto benefico.