Via libera a sport e a viaggi in aereo per le persone con epilessia. Lo sport riduce lo stress e l’ansia e migliora la qualità del sonno; il viaggio dona serenità e distrae dalle preoccupazioni quotidiane.
La LICE, Lega Italiana Contro l’Epilessia, consiglia, tuttavia, di seguire alcune semplici regole per trascorrere una vacanza senza problemi. «Quando si viaggia, soprattutto all’estero, raccomandiamo alle Persone con Epilessia di portare sempre con sé i farmaci e la loro prescrizione».
A parlare è Laura Tassi, Presidente LICE e neurologo presso la Chirurgia dell’Epilessia e del Parkinson del Niguarda, Milano. «Prima di partire è, inoltre, consigliabile verificare se il farmaco abituale è disponibile nel Paese che si visiterà. Se si decide di trascorrere le vacanze all’estero, soprattutto in caso di fuso orario, è importante rispettare i ritmi sonno-veglia. Ciò per evitare l’esposizione a quei fattori di rischio in grado di favorire eventuali crisi», evidenzia Tassi.
I numeri dell’epilessia in Italia e nel mondo
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Sono 60 milioni nel mondo le persone colpite da epilessia, una delle malattie neurologiche più diffuse. Difatti, è stata riconosciuta dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, come una malattia sociale. Nei Paesi industrializzati si stima colpisca circa 1 persona su 100. In Italia ne soffrono 600mila persone e in Europa 6 milioni.
Nei Paesi ad alto reddito, l’incidenza dell’epilessia presenta due picchi: uno nel primo anno di vita e l’altro dopo i 75 anni. In Italia, ogni anno si verificano quasi 86 nuovi casi nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni.
Epilessia: vademecum della LICE per vacanze sicure
La LICE raccomanda per i viaggi all’estero di non dimenticare i farmaci. “Portate con voi i farmaci abituali – si legge in una nota LICE – o, se la permanenza si protrae, predisponete una spedizione. Trasportate i farmaci di uso quotidiano nel bagaglio a mano e abbiate cura di conservare una prescrizione del farmaco in caso di necessità. Prima di partire, verificate la disponibilità dei farmaci. Prima della partenza verificate presso un Centro per l’Epilessia se il farmaco che assumete abitualmente è disponibile nel Paese che visiterete”.
Inoltre, è raccomandabileportare una lista dei contatti utili e la documentazione medica. “Portate con voi un foglio con la descrizione sintetica della patologia di cui soffrite. E anche la lista dei contatti utili e le istruzioni su cosa fare, chi contattare in situazioni di emergenza. In caso di viaggi all’estero, procuratevi una traduzione della documentazione medica utile in inglese o nella lingua locale”.
Assicurazione e aereo, altri consigli della LICE
Molto importante è stipulare un’assicurazione che copra tutte le spese medico-sanitarie e gli eventuali danni derivanti da una crisi epilettica. Soprattutto se si viaggia in Paesi fuori dell’Unione europea.
È consentito viaggiare in aereo. “Non esistono leggi o regolamenti che impediscano a chi soffre di epilessia di viaggiare in aereo”, continua la nota. “E se il disturbo non è completamente controllato è importante informare il personale di bordo. Raccomandiamo di portare con voi una dichiarazione del neurologo curante che attesti l’idoneità al volo senza una specifica assistenza. Chi è portatore di deficit associati all’Epilessia dovrà tener conto delle eventuali restrizioni che la patologia associata comporta”.
Se ci si dirige verso un Paese caldo o tropicale, è bene informarsi sempre sull’eventuale necessità di vaccinazioni. “Verificate con lo specialista eventuali controindicazioni alle terapie in corso. Per esempio, se si ha l’epilessia alcuni farmaci per la profilassi antimalarica sono controindicati”.
Ritmi sonno-veglia e attività sportive
La LICE raccomanda di non alterare i ritmi del sonno “perché in alcuni casi questo può indurre crisi. I farmaci anticrisi – sottolineano gli esperti – dovrebbero essere assunti agli orari consueti del proprio fuso orario. E adattati man mano al fuso orario del Paese che si sta visitando. Raccomandiamo di parlarne sempre con il proprio neurologo prima della partenza”.
In vacanza via libera anche allo sport perché riduce lo stress e l’ansia e migliora la qualità del sonno: «In generale – sottolinea Oriano Mecarelli, Past President LICE – nessuna attività non agonistica andrebbe vietata alle Persone con Epilessia, eccetto quelle più estreme o potenzialmente pericolose. Eventuali disabilità associate all’Epilessia, il tipo di crisi epilettiche e una stima del rischio della loro comparsa durante l’attività sportiva sono fattori da tenere in considerazione nella scelta dello sport. È fondamentale una valutazione dell’idoneità alla pratica di attività sportiva da parte del proprio neurologo».
Gli sport da praticare e quelli da evitare
Le attività sportive consigliate sono: running, trekking in montagna, tennis, padel o sport in spiaggia come beach volley e calcio.
Nuoto, ciclismo, canottaggio, sci alpino o nautico sono sport non controindicati in senso assoluto. “Ma si raccomanda di praticarli preferibilmente in compagnia e sotto supervisione di una persona adulta che possa soccorrere. Gli sport controindicati sono i seguenti: immersioni subacquee, arrampicate in alta quota, motociclismo, deltaplano o paracadutismo che comportano rischi maggiori e sono attività da evitare. La loro pratica può essere approvata in casi eccezionali e, comunque, sempre dopo preliminare parere neurologico” concludono gli esperti LICE.