I casi di Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento) sono aumentati di cinque volte in meno di dieci anni. Si è passati dallo 0,9% del 2010 al 4,9% del 2019. In Italia nel 2019 sono stati certificati quasi trecentomila tra bambini e ragazzi.
Dati i numeri di nuove diagnosi in costante aumento, le linee guida per la gestione dei Dsa hanno visto un aggiornamento. La pubblicazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è del 20 gennaio 2022, ma il documento è stato presentato ufficialmente pochi giorni fa, il 6 marzo, in occasione della Giornata Europea della Logopedia. Qui la linea guida nazionale completa.
“Dopo oltre 10 anni era fondamentale aggiornare le ‘regole’ di intervento, integrando e aggiornando il precedente documento del 2010” – ha dichiarato in una nota la Federazione dei Logopedisti.
“Le Linee Guida 2021 – ha commentato invece Luigi Marotta, logopedista vice presidente dell’Associazione Scientifica Italiana Logopedia, auspicando la massima condivisione del documento – sono un esempio di percorso virtuoso nell’ambito della pratica clinica, nato dal lavoro sinergico di associazioni multi professionali. La buona pratica diventi denominatore comune per tutte le realtà“.
Le nuove linee guida sono nate per migliorare e rendere uniformi i protocolli diagnostici e riabilitativi. Le precedenti raccomandazioni cliniche sono state aggiornate e ne sono state formulate delle nuove per aspetti che in passato non erano stati affrontati ed esaminati.
Diagnosi disturbi specifici dell’apprendimento
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Cosa sono esattamente i disturbi specifici dell’apprendimento? Si tratta di un neuro funzionamento del cervello diverso da quello comune, innato, non modificabile ma gestibile. I Dsa non sono una malattia, ma una condizione presente sin dalla nascita che si manifesta in età scolare e che comporta un maggiore carico di attenzione e tempi più lunghi per la realizzazione di una specifica abilità. I dsa accompagnano l’individuo per tutta la vita, ma con una buona attività di potenziamento possono essere compensati.
I Dsa sono disturbi certificabili da professionisti privati o del sistema sanitario nazionale e sono:
- Dislessia: disturbo della lettura che pone difficoltà nella lettura del testo
- Disgrafia: disturbo della grafia che si manifesta nella scrittura (abilità motoria)
- Disortografia: difficoltà nella competenza ortografica e fonografica
- Discalculia: abilità di numero e di calcolo difficoltose nella comprensione e nell’operare
La diagnosi può essere fatta solo dopo la fine del secondo anno di scuola primaria, tuttavia esistono degli indicatori precoci che possono essere individuati già a 4 o 5 anni.
A tutti gli alunni con Dsa è garantito il diritto allo studio grazie alla Legge 170 dell’8 ottobre 2010 mediante percorsi individualizzati nell’ambito scolastico.
Logopedia e Dsa, come si interviene
Il logopedista è uno dei professionisti che si occupa della gestione dei Dsa. La logopedia ha in questo caso un triplice ruolo:
- monitora l’andamento e i progressi nell’apprendimento
- aiuta i docenti, in équipe con lo psicologo, ad intraprendere percorsi mirati
- offre supporto ai genitori
Il logopedista esegue trattamenti abilitativi o riabilitativi in risposta ai bisogni di salute del bambino o del ragazzo. Si elabora un piano di intervento specifico per le esigenze del paziente ed interviene sulle abilità in acquisizione, recupero o potenziamento.