Un gruppo di ricercatori dell’Università della California, a Los Angeles, ha svelato il coinvolgimento delle proiezioni di dopamina sull’amigdala basolaterale nella creazione dei ricordi legati alla ricompensa

Il ruolo della dopamina nella formazione dei ricordi 

Il neurotrasmettitore dopamina, una sostanza chimica prodotta nel cervello che svolge un ruolo chiave nella trasmissione delle segnalazioni tra i neuroni, è stata a lungo associata ai processo di apprendimento e memoria legati alla ricompensa. Un nuovo studio mette in discussione il quadro tradizionale. «Tradizionalmente, si pensava che la dopamina codificasse i segnali di errore nella previsione della ricompensa, memorizzando il valore della ricompensa nei suoi predittori. Tuttavia, il nostro lavoro suggerisce un ruolo più complesso della dopamina nell’apprendimento e nella memoria». A spiegarlo, Ana Sias, coautrice dello studio.

Cerchiamo di capire meglio, prima però utile spendere qualche parola sull’amigdala. 

Struttura dell’amigdala

L’amigdala, dal termine greco “amygdalé” (“ἀμυγδαλή“), che significa “mandorla“, è un agglomerato di nuclei nervosi che risiede nella parte più interna di entrambi i lobi temporali del cervello. È connessa con il talamo e l’ippocampo e ricopre una serie di funzioni.

L’amigdala è un agglomerato di nuclei nervosi che risiede nella parte più interna di entrambi i lobi temporali del cervello

Contribuisce al sistema limbico; gioca un ruolo chiave nella formazione e nella memorizzazione dei ricordi associati a eventi emotivi; è responsabile del cosiddetto condizionamento della paura; partecipa all’elaborazione di stati emozionali come la paura, la rabbia, la felicità, la tristezza, l’aggressività, ecc.; favorisce il ricordo di ciò che ha procurato dolore; infine, è implicata nell’eccitazione e nei processi decisionali.

I nuclei nervosi che compongono l’amigdala

Laterale: stabilisce connessioni con la corteccia cerebrale, il talamo e l’ippocampo;

Basolaterale: anch’esso stabilisce connessioni con la corteccia cerebrale, il talamo e l’ippocampo. È coinvolto nella ricezione di informazioni dal sistema olfattivo.

Basale accessorio: è coinvolto nell’elaborazione delle informazioni relative al dolore ed è collegato al tronco encefalico e all’ipotalamo, partecipando al controllo dei comportamenti innati e delle risposte fisiologiche associate.

Corticale e nucleo mediale: questi due nuclei sono deputati a ricevere informazioni dal sistema olfattivo.

Centrale: è coinvolto nella ricezione e nell’elaborazione delle informazioni relative al dolore. È anche collegato al tronco encefalico e all’ipotalamo, partecipando al controllo dei comportamenti innati e delle risposte emotive;

Nucleo delle cosiddette cellule intercalate dell’amigdala: queste particolari cellule sono considerate gli “interruttori” di cui si serve l’amigdala al momento del bisogno, collaborando con il nucleo centrale e il complesso basolaterale.

Questi nuclei, insieme, svolgono una serie di funzioni essenziali per il processo decisionale, la regolazione emotiva e la memoria associativa, influenzando così il comportamento e le risposte dell’organismo di fronte a stimoli esterni ed interni.

La formazione dei ricordi

ricordi ed emozioni: la dopamina nell’amigdala basolaterale è necessaria e sufficiente per ricordare dettagliatamente i segnali di ricompensa

Ebbene, nelle ricerche precedenti, Ana Sias e il suo team avevano scoperto che una parte del cervello chiamata amigdala basolaterale è molto importante per ricordare dettagli legati a qualcosa di bello o di gratificante. Hanno deciso pertanto di fare ulteriori esperimenti su topi per saperne di più.

Hanno usato dei sensori speciali che brillano quando viene rilasciata la dopamina, insieme a una luce speciale per manipolare solo alcune parti del cervello.

Risultato?

Hanno scoperto che questo rilascio di dopamina consente ai topi di identificare e ricordare l’associazione tra il segnale e la ricompensa.

Ana Sias spiega che la loro ricerca combina strumenti moderni delle neuroscienze con idee complesse su come impariamo le cose, e mostra come la dopamina aiuti l’amigdala basolaterale a fare questo lavoro.

In particolare, hanno scoperto che la dopamina nell’amigdala basolaterale è necessaria e sufficiente per ricordare dettagliatamente i segnali di ricompensa. Tuttavia non serve a migliorare l’apprendimento.

Aspetti interessanti dello studio

La scoperta solleva diverse domande interessanti: la dopamina potrebbe inviare informazioni importanti all’amigdala basolaterale per guidare l’apprendimento su cosa ci fa bene? Queste proiezioni potrebbero segnalare errori o altri aspetti importanti mentre impariamo? Sono domande che meritano di essere esplorate ulteriormente e che potrebbero aiutarci a capire meglio come prendiamo decisioni e impariamo dagli stimoli che riceviamo

In sintesi, lo studio non solo ci aiuta a capire meglio come memorizziamo le esperienze positive, ma ci indica anche nuove strade da percorrere per comprendere la complessità della mente e del comportamento umano. Guardando avanti, esplorare le proiezioni di dopamina nell’amigdala potrebbe rivelare aspetti importanti del nostro modo di essere e di interagire con il mondo intorno a noi.

Fonte

Ana C. Sias et al, Le proiezioni della dopamina nell’amigdala basolaterale guidano la codifica delle memorie di ricompensa specifiche dell’identità, Nature Neuroscience (2024). DOI: 10.1038/s41593-024-01586-7.