Uno studio ha evidenziato una correlazione tra il divorzio dei genitori durante l’infanzia e un aumento del rischio di ictus nella terza età. Anche se non è stato dimostrato un rapporto di causa-effetto, gli esperti ipotizzano che lo stress vissuto durante l’infanzia possa giocare un ruolo chiave
Un’associazione sorprendente: il divorzio e il rischio di ictus
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Il divorzio è un evento che può avere un impatto profondo sulla vita di un bambino.
Influenza infatti il suo sviluppo psicologico, emotivo e, secondo alcune ricerche, persino la sua salute fisica a lungo termine. Uno studio pubblicato sulla rivista PLOS One ha analizzato i dati di oltre 13.200 americani di età superiore ai 65 anni, scoprendo che coloro che avevano vissuto il divorzio dei genitori durante l’infanzia mostravano un’incidenza di ictus superiore del 61% rispetto a chi aveva avuto una famiglia stabile.
I ricercatori hanno considerato anche altri fattori di rischio noti per l’ictus, come il fumo, la sedentarietà, il livello di istruzione, il diabete e la depressione. Tuttavia, anche tenendo conto di queste variabili, l’associazione tra il divorzio e l’aumento del rischio di ictus restava significativa.
Questi risultati, già suggeriti da una ricerca del 2010 condotta dagli stessi autori, sollevano interrogativi cruciali: perché un evento avvenuto durante l’infanzia dovrebbe avere conseguenze così gravi sulla salute decenni dopo?
Il ruolo dello stress infantile: una spiegazione biologica?
Uno dei meccanismi più accreditati per spiegare questa correlazione riguarda lo stress cronico sperimentato dai bambini i cui genitori si separano.
L’esperienza del divorzio può generare nei più piccoli sentimenti di insicurezza, paura e instabilità emotiva, attivando una risposta fisiologica di stress a lungo termine. Secondo la psiconeuroimmunologia, quando un individuo è sottoposto a un forte stress cronico, il corpo produce livelli elevati di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”.
L’esposizione prolungata a un’elevata quantità di cortisolo può portare a conseguenze negative su vari sistemi del corpo. A livello cerebrale, il cervello dei bambini è altamente plastico e sensibile agli stimoli ambientali. L’eccessiva produzione di cortisolo può modificare la struttura dell’ippocampo e della corteccia prefrontale, aree coinvolte nella regolazione delle emozioni e nella gestione dello stress. Questo può rendere l’individuo più vulnerabile a disturbi dell’umore e ad altre problematiche psicosomatiche in età adulta.
Lo stress cronico può inoltre contribuire a uno stato di infiammazione di basso grado, fattore di rischio ben noto per malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, tra cui l’ictus.
A questo si aggiunge un maggiore rischio di ipertensione arteriosa, aumento dei livelli di zucchero nel sangue e resistenza all’insulina, tutti elementi che incrementano la probabilità di sviluppare un ictus.
Se questa ipotesi venisse confermata da ulteriori studi, la storia familiare di un paziente potrebbe diventare un elemento rilevante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Divorzio e salute mentale: un legame indiretto con il rischio di ictus?
Un altro aspetto da considerare è l’impatto del divorzio dei genitori sulla salute mentale dei figli. Studi dimostrano che i bambini di famiglie separate sono più predisposti ad ansia, depressione e disturbi del comportamento rispetto a quelli di famiglie stabili.
La depressione, in particolare, è un noto fattore di rischio per l’ictus. I dati epidemiologici suggeriscono che le persone affette da depressione hanno un rischio maggiore di sviluppare patologie cardiovascolari e cerebrovascolari,
Ciò è dovuto a fattori biologici, come infiammazione e disregolazione ormonale, e comportamentali, come fumo, sedentarietà e cattiva alimentazione.
Inoltre, alcuni studi hanno rilevato che le persone che hanno vissuto esperienze infantili traumatiche hanno una maggiore probabilità di adottare abitudini di vita poco salutari in età adulta, come un consumo eccessivo di alcol o il fumo, fattori che aumentano il rischio di ictus.
Dibattito scientifico: correlazione o causalità?
È fondamentale sottolineare che lo studio non dimostra una relazione di causa-effetto tra il divorzio e il rischio di ictus, ma solo una correlazione statistica.
L’aumento del rischio potrebbe essere dovuto a una serie di variabili non considerate nello studio. Ad esempio, è possibile che i bambini di genitori divorziati siano più esposti a condizioni socioeconomiche sfavorevoli, come un accesso limitato a cure mediche di qualità o una minore educazione alla salute, fattori che potrebbero spiegare l’associazione con l’ictus.
Un’altra ipotesi è che il divorzio non sia di per sé la causa del problema, ma che siano le circostanze familiari a determinare il rischio. I bambini cresciuti in ambienti conflittuali o con genitori instabili subiscono più stress rispetto a quelli con genitori separati pacificamente.
Queste domande restano aperte e richiedono ulteriori studi per essere approfondite.