L’AIFA ha dato il via libera al vaccino contro la Dengue, il TAK-003 dell’azienda biofarmaceutica Takeda.
Testato su oltre 28mila persone, il vaccino è risultato sicuro e ben tollerato. Il programma di vaccinazione prevede 2 dosi che possono essere somministrate a distanza di 3 mesi l’una dall’altra in persone a partire dai 4 anni.
“Il Tak-033 è un vaccino tetravalente vivo attenuato contro la malattia da Dengue strutturato sulla base del sierotipo 2 del virus della Dengue (Denv-2), che rappresenta la “spina dorsale” genetica del vaccino – spiega Takeda – E’ indicato per la prevenzione della malattia da Dengue causata da uno qualsiasi dei quattro sierotipi di virus Dengue. È inoculabile in soggetti a partire dai quattro anni di età. Deve essere somministrato per via sottocutanea e sono sufficienti due dosi per raggiungere l’immunizzazione” .
Dengue, come si può accedere al vaccino?
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Le modalità di accesso potranno avvenire “nei centri autorizzati all’effettuazione del vaccino della febbre gialla e delle vaccinazioni contro le malattie quarantenarie e al rilascio del relativo certificato ad uso internazionale su specifico modello Oms” spiega Roberto Ieraci, infettivologo vaccinologo e ricercatore senior presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).
“Tutto ciò in base al Dms 24/5/63, Decreto ministero della Salute, e successive modifiche, i cui elenchi sono disponibili on line nei vari siti web regionali – continua Ieraci -. La schedula vaccinale si compone di due dosi a distanza di tre mesi l’una dall’altra, in soggetti a partire dai quattro anni di età. Per coloro che viaggiano, con breve preavviso prima della partenza, invece sarebbe auspicabile un programma approvato di vaccinazione accelerata”.
Crescono i casi importati in Italia
Si tratta di un passo importante soprattutto nella prevenzione della malattia nei viaggiatori internazionali, turisti, lavoratori o anche per chi voglia rientrare nel proprio paese di origine. Ma anche per chi rimane a casa.
Hanno visto una crescita i casi di casi Dengue importati da altri Paesi dove l’infezione è endemica: 181 quelli registrati il 18 settembre.
Notevolmente minori i casi di una trasmissione locale, non legata a viaggi all’estero ma a punture di zanzare. Infatti, si contano: 21 casi a Lodi, 2 in provincia di Latina e 2 in provincia di Roma. Una spia del cambiamento climatico che le cui più alte temperature favoriscono la proliferazione delle zanzare che trasmettono il virus.
Dengue, Petrosillo: “390 milioni di casi nel mondo”
“La Dengue è una malattia infettiva causata dal virus omonimo, appartenente alla famiglia delle Flaviviridae, che viene trasmesso dalle punture di zanzara del genere Aedes, compresa anche la zanzara tigre presente nel nostro territorio – afferma Nicola Petrosillo, responsabile del servizio Prevenzione e Controllo Infezioni, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma -. È una malattia infettiva che in alcuni casi, può evolvere in una forma grave con necessità di ospedalizzazione. Circa la metà della popolazione mondiale vive in aree in cui la Dengue è endemica, e i Paesi asiatici sono tra i più colpiti. Ogni anno in tutto il mondo vengono riportati circa 390 milioni di casi di infezione, con un’incidenza che è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni”.
Dunque, possiamo oggi contare su un valido strumento di profilassi. Infatti i dati dello studio TIDEA ne hanno confermato il profilo di efficacia e sicurezza a lungo termine.