Camminare

Camminare e pedalare in diversi momenti della giornata può diminuire la mortalità e ridurre l’insorgenza di molte malattie croniche. In Italia, meno della metà della popolazione va a scuola o al lavoro a piedi o in bici. Altri lo fanno, ma con frequenza e tempi al di sotto dei limiti che consentirebbero di ottenere più benefici.

È quanto emerge dai dati della Sorveglianza Passi del Centro Nazionale Prevenzione delle malattie e per la Promozione della Salute (Cnapps) dell’Istituto superiore di sanità. Le informazioni sono state rese pubbliche in occasione della settimana europea della Mobilità, che si celebra dal 16 al 23 settembre.

Mobilità attiva in Italia, cosa rivelano i dati Cnapps

Il rapporto Cnapps rivela che “nel biennio 2021-2022, il 42% degli adulti intervistati pratica mobilità attiva”. E dichiara di aver usato la bicicletta e/o di essersi spostato a piedi per andare al lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani. Il 19% degli intervistati risulta fisicamente attivo con la sola pratica della mobilità attiva perché grazie a questa raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS. Cioè almeno 150 minuti a settimana di attività moderata. Il 23% risulta parzialmente attivo per mobilità attiva praticata perché si sposta a piedi o in bicicletta. Ma lo fa per meno di 150 minuti a settimana”.

Inoltre, i dati hanno mostrato che a raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS con la mobilità attiva sono in prevalenza i 18-24enni. Una buona percentuale si registra anche fra i 50-69enni, fra le persone con alto livello di istruzione, fra gli stranieri e fra i settentrionali.

Camminare e andare in bici, quali benefici?

Andare a piedi o in bicicletta a lavoro, a scuola o nei propri spostamenti giornalieri, in alternativa all’uso di veicoli a motore, produce solo benefici. La mobilità attiva riduce il rischio di mortalità per tutte le cause (-24%) in coloro che fanno moto.

Le linee guida OMS sull’attività fisica, infatti, riportano che “nelle persone che vanno in bicicletta o a piedi per almeno 150 minuti a settimana, il rischio di mortalità si riduce”.

Secondo i dati Cnapps, “nell’Unione europea, ogni anno più di 100.000 morti premature potrebbero essere evitate”. Questo accadrebbe “se ogni adulto andasse a piedi o in bicicletta per 15 minuti in più al giorno. Le persone fisicamente attive hanno fino al 30% di rischio in meno di cadere in depressione. Rimanere attivi migliora l’umore e riduce lo stress”.

Infine, “andare in bicicletta e camminare comportano benefici per la società, come la riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e ambientale”.

I suggerimenti per fare mobilità attiva

Se la distanza non è eccessiva, è bene muoversi a piedi. L’Oms raccomanda 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana, raggiungibili con un tragitto quotidiano di circa 2,5 km per 5 giorni.

Muoversi prevalentemente con i mezzi del trasporto pubblico dà la possibilità di poter riservare un tratto del percorso da fare a piedi. Sarebbe sufficiente almeno 1 km.

Se si intende utilizzare la bicicletta e la distanza è troppa, si può prendere in considerazione l’ipotesi di una mobilità mista. Si può, per esempio, combinare treno o metro con tragitti in bicicletta. Infatti, molti mezzi prevedono la possibilità di salire con biciclette, e-bike e bici pieghevoli. E se è proprio inevitabile muoversi in automobile, si consiglia di parcheggiare a distanza dal luogo di arrivo e proseguire a piedi (almeno 1 km).