amianto in ucraina

Con la distruzione di vecchi edifici a causa della guerra, l’amianto in Ucraina si sta disperdendo ovunque. La guerra quindi causerà tanti morti anche in futuro a causa delle malattie correlate all’asbesto. A lanciare l’allarme è l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

L’occasione è stata quella della cerimonia “Fair Play for Peace”, che si è tenuta oggi in Campidoglio a Roma e alla quale ha partecipato intervenendo come relatore. L’evento era organizzato da European Fair Play Movement (EFPM) e CNIFP in occasione del 65esimo anniversario della firma del Trattato di Roma.

Questa guerra causerà tanti morti anche negli anni a venire, non solo per le emissioni e per l’uranio impoverito; ma soprattutto per la dispersione di miliardi di fibre di amianto dovuta alla distruzione degli edifici realizzati con l’asbesto che l’Ucraina ha vietato soltanto nel 2020. A distanza di anni dalla guerra si inizieranno a contare altre vittime, considerando che le malattie causate dall’amianto, per esempio, hanno tempi di latenza anche di 50 anni“. Così nel suo intervento, l’avv. Bonanni.

Amianto in Ucraina, problema ambientale e sanitario

La guerra, che è tornata dopo decenni in Europa, distrugge non solo i popoli e le nazioni, ma anche i territori. E pregiudica tutto il pianeta perché causa anche un forte inquinamento” – ha spiegato Bonanni. “Non c’è solo l’amianto. Altre sostanze cancerogene come l’uranio impoverito, il mercurio e l’arsenico stanno contaminando i terreni, le falde e l’aria; a questo si aggiungono le emissioni in atmosfera dovute al passaggio di mezzi che bruciano carburante, e le sostanze nocive rilasciate dalle deflagrazioni“.

Il fair play – ha concluso Bonanni – è oggi al servizio della sostenibilità ambientale e della pace. Dobbiamo tornare al rispetto, al dialogo, alla mediazione. Senza la pace, che si persegue prima di tutto con il fair play come ci insegna lo sport, non ci sono i presupposti per un futuro ed una vita degna di essere vissuta“.