amianto a brindisi - Accordo Ue su amianto

Ancora amianto a Latina. Questa volta in una delle corsie del sottopasso di via Vespucci dove delle lastre di eternit abbandonate sono state notate dai passanti alla guida. I residenti lamentano da tempo il fatto che la città sia diventata uno scenario di degrado che, a quanto pare, si palesa sempre più nocivo per la salute.

Una situazione peraltro pericolosa per i veicoli in transito e che ha richiesto l’immediata interdizione della corsia da parte della Polizia Locale che ha proceduto a tutti gli accertamenti del caso.

Amianto a Latina, dalle chiese alle scuole

L’emergenza amianto a Latina e provincia è un tema caro al presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avv. Ezio Bonanni che ben conosce tutte le criticità presenti sul territorio e quindi ciò di cui più avrebbe bisogno.

Infatti, non solo gli atti vandalici di chi abbandona amianto sul ciglio di una strada, ma anche la perdurante presenza di strutture contaminate continua a falcidiare sia il capoluogo sia la provincia pontina: 63 su tutto il territorio, di cui 23 a Latina.

E l’aspetto ancor più grave è che siano presenti nel cuore della città tra chiese, esercizi commerciali, banche, uffici, scuole e poi i siti industriali. La ingente presenza di amianto nelle abitazioni o nei luoghi pubblici, dipende dall’anno di costruzione dei rispettivi edifici. Senz’altro precedente al 1993, ossia all’entrata in vigore della Legge 257/92 che vietava l’utilizzo dell’asbesto e la sua messa al bando.

Amianto a Latina, alti costi per le bonifiche

Tra gli aspetti che più limitano le bonifiche da parte dei privati sono gli alti costi. Lo ha espressamente detto l’avv. Bonanni che si è messo nei panni di chi si ritrova a dover pagare cifre salate per poter effettuare interventi sull’immobile. Infatti, le ditte specializzate e i tecnici che devono periziare non fanno troppi sconti.

Considerando anche i tempi odierni, contraddistinti da una rapida crescita della povertà, le famiglie sono spesso costrette a tagliare le spese più importanti: quelle dedicate alla salute. Una vera piaga perché, ricordiamolo, la salute è un diritto.

Dunque, per la rimozione dell’amianto si può anche aspettare.

L’appello dell’Avv. Bonanni, dopo un anno

Circa un anno fa il presidente dell’Ona, l’avv. Bonanni ha invitato le amministrazioni locali a supportare i cittadini per poter almeno calmierare i prezzi.

L’amministrazione – spiega Bonanni – potrebbe informare e supportare il cittadino. E poi, dove possibile firmare convenzioni con gli ordini professionali e con le ditte specializzate per ottenere prezzi calmierati”.

Inoltre l’avv. Bonanni ha lanciato l’idea dei fondi comunali per la prevenzione secondaria dei lavoratori:

Il Comune potrebbe farsi carico, anche con fondi regionali, del controllo sanitario sui lavoratori esposti ad amianto. La Regione Campani, per esempio, lo ha attuato.  Si tratta della prevenzione secondaria molto importante per avere diagnosi precoci delle terribili malattie causate dall’asbesto”.

A distanza di oltre un anno, l’amministrazione comunale della città capoluogo della provincia pontina cosa ha fatto?

Servizio di consulenza gratuita e App Amianto

L’Osservatorio Nazionale Amianto non si ferma e lavora su tutto il territorio nazionale pe rarrivare ad una completa mappatura dei siti. Lo fa anche attraverso il fondamentale contributo dei cittadini che, attraverso un’App gratuita, possono segnalare la presenza dell’asbesto.

Inoltre, l’ONA assistenza e tutela legale a tutti coloro che sono esposti e che hanno subìto esposizione in passato ad amianto o altre sostanze nocive. Per una consulenza gratuita si può chiamare al numero verde 800.034.294.