I periodi di forte nervosismo associati a stanchezza fisica possono provocare disturbi, anche gravi, in ogni individuo. Spesso è l’addome a risentire gli effetti dello stress sul corpo umano, poiché esiste una stretta relazione tra nervosismo e mal di pancia.
È la rivista “Cell” a renderlo noto con la pubblicazione di un recente studio che ha identificato un particolare meccanismo biologico. Il meccanismo correla lo stress psicologico a un quadro di infiammazione intestinale. La scoperta è stata ritenuta importante perché potrebbe migliorare i trattamenti per le patologie gastrointestinali croniche, come la malattia infiammatoria intestinale (IBD).
Stress e intestino, lo studio condotto in Pennsylvania
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Lo studio si è svolto nell’Università della Pennsylvania, dove Christoph Thaiss e il suo team hanno analizzato topi che presentavano sintomi uguali a quelli dell’IBD. Ad alcuni roditori è stato somministrato un farmaco per bloccare il rilascio degli ormoni dello stress (glucocorticoidi) da parte del cervello.
Da una colonscopia eseguita sui topi, i ricercatori hanno valutato l’infiammazione e il danno intestinale tramite un punteggio. Quelli trattati con i glucocorticoidi presentavano in media un punteggio inferiore agli altri che non avevano ricevuto il farmaco. Ciò indica che i glucocorticoidi sono importanti per l’infiammazione intestinale indotta dallo stress.
Il team ha, poi, convalidato questi risultati in 63 persone con IBD, dopo l’analisi genetica di campioni di tessuto del colon di ognuno. I partecipanti hanno compilato un questionario di valutazione dello stress. Sui soggetti più stressati si sono registrati maggiori danni intestinali e un aumento dei marcatori infiammatori come quelli osservati nei topi.
Intestino irritabile, come incide lo stress?
La sindrome dell’intestino irritabile, un tempo definita “colite spastica” o “colon irritabile” è una condizione molto comune che interessa circa il 10% della popolazione. Sono soprattutto le donne a risentirne ed è caratterizzata da fastidio o dolore addominale, alterazione della funzione intestinale e gonfiore. L’andamento è cronico e negli anni la riacutizzazione dei sintomi si presenta in concomitanza di eventi fisicamente e psichicamente stressanti.
Le cause sono diverse: alterazioni della motilità del tratto digestivo, infezioni intestinali, intolleranze e allergie alimentari, utilizzo cronico di farmaci, stress. È importante ricordare che nell’intestino risiede il cosiddetto “secondo cervello“, in continua comunicazione con il “primo cervello“. Ecco perché molti eventi stressanti a livello psichico si riflettono sull’intestino e, all’inverso, i problemi addominali possono provocare stress.
Come ridurre i livelli di stress e i mal di pancia
Lo stress si manifesta quando ci si trova dinanzi a una mole di compiti emotivi, sociali e cognitivi percepiti dal soggetto come eccessivi. Nell’odierna società, lo stress investe un numero sempre crescente di persone a causa dei ritmi e della qualità della vita, specialmente nei grandi centri urbani. Ma come ridurre i livelli di stress e raggiungere l’agognato benessere psico-fisico?
Gli esperti consigliano di ricorrere a tecniche di rilassamento in grado di controllare le risposte fisiologiche, come il Jacobson, il training autogeno, il Biofeedback. Utile la meditazione, la psicoterapia, lo yoga, ma anche le lunghe passeggiate nella natura e l’attività fisica. Per la cura dello stress, e di conseguenza dei mal di pancia, si consiglia di variare con una certa frequenza i ritmi della vita quotidiana. Ritagliarsi del tempo da dedicare a ciò che ci piace fare è un buon antidoto contro le tensioni causate dai problemi di tutti i giorni.