Natale 2022 all’insegna della sicurezza alimentare: questo l’obiettivo del Ministero della Salute e dei carabinieri del Nas. Intensificati i i controlli sui prodotti alimentari tipici del periodo. Controlli e ispezioni sono infatti stati eseguiti in tutta Italia da parte dei militari: tolti dal commercio 1.175 finti panettoni artigianali e 10 tonnellate tra dolci e prodotti ittici.
“L’operazione, pianificata a livello nazionale, ha consentito di ispezionare 882 imprese operanti nel settore produttivo e commerciale dei tradizionali prodotti dolciari e della filiera ittica, i cui consumi evidenziano un significativo incremento durante il periodo delle Festività. Gli accertamenti, estesi alle fasi di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio sia a livello artigianale che industriale, hanno rilevato irregolarità presso 229 strutture (pari al 26% dei siti controllati), che hanno portato alla contestazione di oltre 530 violazioni penali ed amministrative“. Così in una nota i carabinieri per la tutela della salute.
Natale 2022, la truffa dei panettoni finti artigianali
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Non si può stare tranquilli più nemmeno quando si acquista un panettone artigianale. Questo perché durante le ispezioni, i carabinieri ne hanno individuati a centinaia contraffatti.
Panettoni e pandori “finti” artigianali perché in realtà erano di produzione industriale, ma rivenduti come prodotti di lavorazione artigianale dopo essere stati riconfezionati. Molti altri erano invece parzialmente privi di etichettatura e tracciabilità, “con forte sospetto di analoga condotta illecita“, sottolineano i carabinieri.
I gestori sanzionati per frode in commercio e detenzione di panettoni senza indicazioni sulla effettiva origine sono stati 37. Ulteriori 231 invece le violazioni contestate per carenze igienico-sanitarie delle materie prime e dei laboratori di pasticceria; nonché per la mancata applicazione delle procedure preventive di sicurezza alimentare. Emessi inoltre 16 provvedimenti di chiusura e/o sospensione di attività di produzione e vendita.
Tonnellate di pesce sequestrato: Nas e Capitaneria al lavoro
Multe salate per chi non rispetta le regole. Per le 530 violazioni penali ed amministrative rilevate dal nord al sud della Penisola dai Nas, l’ammontare è oltre 365mila euro. Senza contare il valore della merce sequestrata. Rilevate molte irregolarità anche nella filiera dei prodotti ittici. Registrato il 40% di esiti non regolamentari – si legge nella nota dei carabinieri – “con contestuale sequestro, presso aziende di commercio all’ingrosso e al dettaglio, nonché esercizi di ristorazione, di 2,3 tonnellate di pesce, a causa della mancata tracciabilità di origine e di irregolarità nelle modalità di conservazione del pescato, determinando la sospensione dell’attività di 7 tra grossisti e pescherie per carenze igieniche e strutturali“.
Maxi sequestri di prodotti ittici, eseguiti anche dalla Guardia Costiera. Solo nel Lazio, la Capitaneria di Porto di Civitavecchia ha elevato sanzioni per 127mila euro a carico di grande distribuzione, banchi dei mercati rionali di Roma (3.000 chilogrammi), attività commerciali e pescatori. Sequestrati oltre 4 tonnellate di prodotti ittici tra le province di Roma, Viterbo e Frosinone. Anche qui nella maggior parte dei casi, i prodotti erano privi di tracciabilità.