La tubercolosi (TBC) rimane una delle malattie infettive più letali al mondo secondo il Rapporto globale sulla tubercolosi 2025 dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) . Nel 2024, oltre 10,7 milioni di persone si sono ammalate di TBC, con più di 1,2 milioni di decessi. Nonostante i progressi nella diagnosi, nel trattamento e nell’innovazione, le difficoltà nei finanziamenti e nell’accesso equo alle cure mettono a rischio gli sforzi globali.
Evoluzioni globali nella lotta alla tubercolosi
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Negli ultimi anni si è osservato un declino dell’incidenza globale della TBC e dei decessi. Tra il 2023 e il 2024, il tasso di nuovi casi è diminuito di quasi il 2%, mentre i decessi sono calati del 3%. Questi dati riflettono una ripresa dei servizi sanitari essenziali dopo le interruzioni legate alla pandemia di COVID-19.
Alcune regioni mostrano progressi particolarmente significativi. La Regione Africana dell’OMS ha ridotto l’incidenza del 28% e i decessi del 46% tra il 2015 e il 2024. La Regione Europea ha registrato riduzioni ancora più consistenti, con una diminuzione del 39% dei nuovi casi e del 49% dei decessi. Questi risultati dimostrano l’importanza di impegno politico e investimenti mirati.
Diagnosi e trattamento: numeri in crescita
Il trattamento tempestivo della tubercolosi ha salvato 83 milioni di vite dal 2000. Nel 2024, circa 8,3 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi e cure adeguate, pari al 78% dei casi stimati. La diffusione dei test rapidi è aumentata dal 48% nel 2023 al 54% nel 2024, mentre il tasso di successo del trattamento della TBC sensibile ai farmaci è rimasto elevato, all’88%.
Anche la tubercolosi resistente ai farmaci mostra segnali di miglioramento. Nel 2024, oltre 164.000 persone riceveranno il trattamento, con un tasso di successo salito al 71%.
Protezione sociale e azione multisettoriale
L’OMS evidenzia l’importanza della protezione sociale nel contrastare la tubercolosi. Tra i 30 paesi con alta incidenza, la copertura della protezione sociale varia drasticamente: dall’3,1% in Uganda al 94% in Mongolia, con 19 paesi sotto il 50%. Fattori come denutrizione, HIV, diabete, fumo e alcol contribuiscono all’epidemia e richiedono un approccio multisettoriale coordinato.
Finanziamenti insufficienti mettono a rischio i progressi
Nonostante i miglioramenti, i finanziamenti globali per la TBC rimangono insufficienti. Nel 2024 erano disponibili solo 5,9 miliardi di dollari, meno di un quarto dell’obiettivo annuale di 22 miliardi previsto per il 2027. I tagli ai finanziamenti internazionali previsti dal 2025 rischiano di causare fino a 2 milioni di decessi aggiuntivi e 10 milioni di nuovi casi tra il 2025 e il 2035.
La ricerca globale è anch’essa sottofinanziata: nel 2023 sono stati destinati solo 1,2 miliardi di dollari, pari al 24% dell’obiettivo, nonostante 63 test diagnostici, 29 farmaci e 18 candidati vaccini in fase di sviluppo.
Raccomandazioni dall’Organizzazione Mondiale della Santià
Il direttore generale dell’OMS, dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che la TBC è prevenibile e curabile, ma rimane un pericolo determinante per la salute globale. La dott.ssa Tereza Kasaeva, direttrice del dipartimento OMS per HIV, tubercolosi, epatite e malattie sessualmente trasmissibili, conclude che solo un impegno politico costante, investimenti adeguati e solidarietà globale possono invertire la rotta e accelerare l’eradicazione della tubercolosi entro il 2030.
Fonte: OMS
