La mobilità attiva è vantaggiosa per l’ambiente e per l’uomo. Offre, infatti, la possibilità di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e avere benefici sulla salute. «Per questo la pratica andrebbe incentivata il più possibile a tutti i livelli, dalla sensibilizzazione della popolazione alle politiche pubbliche». Così Valentina Minardi, ricercatrice del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute.
La bicicletta è utilizzata per gli spostamenti quotidiani dal 10% degli adulti (18-69 anni) mentre va a piedi il 39% del campione. Lo affermano i dati relativi al biennio 2023-2024 della sorveglianza Passi coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità.
Secondo lo studio, la scelta di mobilità attiva è in diminuzione nella popolazione adulta. La quota di popolazione che grazie a queste scelte raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS è sostanzialmente stabile nel tempo, ovvero intorno al 19%.
Uso della bicicletta per il lavoro e il tempo libero
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L’abitudine di utilizzare la bicicletta per andare al lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani è più frequente fra gli uomini (11%) e tra gli stranieri (15%).
È pratica più diffusa fra i residenti delle Regioni del Nord Italia e meno fra i residenti nel Centro-Sud (15% nel Nord vs 7% nel Meridione). Il dato più elevato si registra nella provincia autonoma di Bolzano, dove 1 persona su 4 utilizza abitualmente la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Inoltre, dai dati 2023-2024 emerge che chi si muove in bicicletta lo fa per quasi 4 giorni alla settimana. E per un totale settimanale di oltre 140 minuti.

Spostarsi a piedi, abitudine più frequente al Nord
La percentuale di chi si muove a piedi per i propri spostamenti abituali è maggiore tra i 18-24enni (47%). Ma anche fra le donne (43%), fra le persone senza difficoltà economiche o più istruite e fra gli stranieri (45%).
Come con la bicicletta, anche l’abitudine di spostarsi a piedi è più frequente al Nord che nel resto del Paese. È nuovamente la provincia autonoma di Bolzano, seguita dal Piemonte, a registrare il valore più alto. Quasi 6 persone su 10 si spostano a piedi per raggiungere il posto di lavoro o i luoghi che frequentano quotidianamente.
Chi si muove a piedi per gli spostamenti abituali lo fa mediamente per oltre 4 giorni alla settimana per un totale settimanale di 170 minuti. Nel tempo, questa abitudine diminuisce lentamente e sono i giovani (18-34enni) a registrare un maggior calo.
I livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS
Il 19% degli intervistati risulta fisicamente attivo con la sola pratica della mobilità attiva. Grazie a questa raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS di almeno 150 minuti a settimana di attività moderata.
Il 22% risulta parzialmente attivo per mobilità attiva praticata perché si sposta a piedi o in bicicletta, ma lo fa per meno di 150 minuti a settimana.
La quota di persone attive fisicamente per la mobilità attiva svolta è maggiore tra i 18-24enni (24%), fra le donne (21%), fra le persone con alto livello di istruzione (21%). Ed anche fra gli stranieri (29%) e fra i residenti nelle Regioni settentrionali (25%), rispetto al resto del Paese. Anche questa quota diminuisce nel tempo, raggiungendo nel 2023 il valore minimo.