In quest’ultimo periodo di ferie è bene tenere sempre alta l’attenzione su alcuni problemi che possono rovinare la fine delle vacanze. È ancora estate e le temperature possono essere elevate con un impatto significativo sulla salute intestinale. Problemi come diarrea, gonfiore, crampi e nausea tendono ad aumentare, complicando le giornate di chi ne soffre.
Il caldo estivo, dunque, può mettere a dura prova il nostro intestino, ma con le giuste precauzioni è possibile prevenire o affrontare i disturbi più comuni. Ricordiamoci di curare l’alimentazione, l’idratazione e la conservazione del cibo per proteggere la nostra salute intestinale. Il benessere passa anche attraverso piccoli gesti quotidiani.
Ma quali sono le cause di questi disturbi e come possiamo prevenirli o gestirli al meglio? Di seguito riportiamo alcuni consigli per proteggere il nostro intestino e giungere tranquillamente alla fine delle vacanze.
Problemi intestinali estivi, le cause principali
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I cambiamenti nella flora intestinale sono tra gli “imputati” dei problemi estivi. Il caldo e la disidratazione, infatti, possono alterare l’equilibrio del microbiota intestinale, rendendo l’intestino più vulnerabile. Per questo motivo è bene prestare grande attenzione alla conservazione dei cibi per evitare la contaminazione alimentare. Con le alte temperature il cibo si deteriora più rapidamente e aumenta il rischio di intossicazione alimentare causata da batteri come Salmonella ed Escherichia coli. D’estate, inoltre, si consumano più spesso cibi diversi dal solito, come gelati, bevande zuccherate o piatti meno equilibrati che possono avere un effetto negativo sull’intestino.
Lo stress termico, infine, si rivela il colpo finale: il caldo eccessivo può influire sul sistema nervoso autonomo che regola anche la funzione intestinale. Ciò può causare problemi come diarrea o gonfiore.
I sintomi più comuni legati ai problemi intestinali estivi
Tra i sintomi più frequenti inerenti ai problemi intestinali estivi si annoverano:
- Diarrea: Spesso causata da contaminazione alimentare o cambiamenti nella flora intestinale.
- Gonfiore addominale: Conseguenza di una digestione più lenta o di cibi fermentati.
- Crampi addominali: Sono provocati da contrazioni intestinali irregolari.
- Nausea e vomito: Tipici delle intossicazioni alimentari o del colpo di calore.
Per evitare l’insorgenza dei suddetti problemi intestinali occorre idratarsi correttamente, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno. Preferire acqua fresca, ma non gelata. È bene tralasciare le bevande alcoliche o zuccherate che possono irritare l’intestino.
Alimentazione equilibrata e conservazione sicura dei cibi
Durante la bella stagione si devono privilegiare i cibi freschi, leggeri e facili da digerire, come frutta, verdura e proteine magre.
Da limitare, invece, i cibi grassi, fritti o molto conditi che possono appesantire la digestione. Si consiglia di consumare probiotici naturali, come yogurt o kefir, per mantenere l’equilibrio del microbiota intestinale.
Di grande importanza è la conservazione del cibo. Gli alimenti devono essere riposti in frigorifero e consumati entro i tempi di sicurezza. Evitare cibi lasciati a temperatura ambiente per lungo tempo, specialmente durante picnic o giornate in spiaggia. Ed anche esposizioni prolungate degli alimenti al sole o a temperature elevate.
È, inoltre, buona norma introdurre gradualmente i nuovi alimenti, specialmente durante i viaggi o quando si visitano paesi con tradizioni culinarie diverse.
Come affrontare i problemi intestinali
Se insorgono problemi intestinali nonostante le precauzioni, si possono alleviare i sintomi seguendo alcune semplici regole.
In caso di diarrea, si consiglia di consumare alimenti leggeri e astringenti, come riso bianco, patate bollite, carote o banane. E bere soluzioni reidratanti per compensare la perdita di liquidi ed elettroliti.
Se il problema è rappresentato dal gonfiore addominale, si devono evitare cibi che producono gas, come legumi, cavoli o bevande gassate. È importante fare pasti piccoli e frequenti, masticando lentamente.
Quando sopraggiungono i crampi, bisogna applicare una borsa dell’acqua calda sull’addome per rilassare i muscoli intestinali. Non mangiare cibi irritanti, come spezie piccanti o caffeina.
I problemi di nausea possono essere risolti bevendo a piccoli sorsi tisane calmanti, come quella allo zenzero o alla camomilla. Ed evitando alimenti solidi finché i sintomi non migliorano.
È importante rivolgersi a un medico se i sintomi persistono o peggiorano, soprattutto nei seguenti casi:
- Diarrea che dura più di due giorni.
- Presenza di sangue nelle feci.
- Febbre alta o disidratazione grave.
- Dolori addominali intensi e costanti.