Non sempre estate e sport sono un binomio perfetto. Se il divertimento è assicurato, spesso bisogna fare i conti con i rischi. Ma con le dovute accortezze e un’adeguata preparazione possiamo proteggerci da traumi e contusioni.
Gli sport da praticare nella stagione estiva sono diversi e vanno dal padel al beach volley e al nuoto in mare o piscina. E anche dalla corsa sulla spiaggia al trekking. Tutto è un vero svago per chi ama praticare l’attività fisica anche durante l’estate.
È, tuttavia, fondamentale rispettare un’adeguata preparazione fisica prima di dedicarsi agli sport estivi per evitare infortuni a legamenti, muscoli e ossa. Accade di sovente, infatti, che chi pratica sport in estate tende a farlo in modo amatoriale. Ciò aumenta il rischio di stress muscolari, distorsioni e lesioni.
Inoltre, raccomandano gli esperti della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), è importante conoscere la tecnica dello sport che si vuole praticare.
Rischi e benefici degli sport estivi: padel e beach volley
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I benefici del padel sono molteplici, a partire dalla condizione fisica perché permette di migliorare la coordinazione, la mobilità e i riflessi. È un valido esercizio cardiovascolare che aiuta a perdere peso e induce ad adottare una dieta più sana e la capacità cardio-respiratoria
Gli infortuni riguardano soprattutto le articolazioni del ginocchio e della caviglia legati ai rapidi cambi di direzione con conseguenti torsioni. Non sono infrequenti patologie da sovraccarico, quali tendiniti sia degli arti superiori sia di quelli inferiori e disturbi alla colonna vertebrale.
Il Beach volley si può fare anche senza essere allenati. Prima di una partita è sempre raccomandata un’attività di stretching utile per prevenire i danni muscolari.
Attenzione però, poiché la superficie sconnessa della sabbia, il dinamismo caratteristico del beach volley (salti, cadute), possono essere alla base di infortuni. Queste colpiscono soprattutto le articolazioni come le caviglie e le ginocchia con potenziali danni capsulo legamentosi.
Corsa sulla spiaggia e nuoto in mare o in piscina
Un buon allenamento da riservare alle ore meno calde della giornata è la corsa sulla spiaggia.
Il running sulla spiaggia, vista la differenza del terreno dalle altre superfici dove corre, richiede un maggiore impegno fisico con ovvio potenziamento della forza muscolare.
L’allenamento sulla sabbia, soprattutto in funzione di specifiche attività sportive, può aumentare la performance propriocettiva di tutte le articolazioni degli arti inferiori. Ciò per la poca stabilità della superficie sabbiosa. È a rischio di sovraccarichi funzionali delle caviglie e delle ginocchia. Tali carichi eccessivi e anomali, ricordano gli esperti SIOT, possono portare come evento più frequente ad infiammazioni tendinee, con lunghi tempi di trattamento per la risoluzione.
Il nuoto in mare o in piscina non presenta la possibilità di incorrere in rischi a causa della situazione ambientale (l’acqua) e della tipologia del gesto atletico.
Le condizioni del mare non consentono una nuotata fluida come quella eseguita in piscina. Il maggior sforzo dovuto alla presenza delle correnti o al moto ondoso, non sono un fattore positivo per il potenziamento muscolare rispetto al nuoto in piscina.
Il Trekking e i suoi molteplici benefici
I benefici di questa attività, tipicamente montanara, sono molteplici e non solo legati, come tanti altri sport, solo al potenziamento muscolare.
I benefici riguardano l’apparato cardiovascolare, anche perché l’ambiente più sano della montagna aiuta.
È una buona attività per la stimolazione osteo-muscolare atta a prevenire l’osteoporosi grazie anche all’esposizione solare (Vitamina D). Aiuta il metabolismo glicidico (adatto ai diabetici) e lipidico (stimola la riduzione del colesterolo).
Da non sottovalutare gli effetti benefici sulla psiche anche per le condizioni ambientali tipiche della pratica di questa attività sportiva.