Con l’aumento delle temperature globali e la crescita degli spostamenti aerei, le malattie virali trasmesse da zanzare e zecche non sono più confinate a specifiche aree tropicali. Oggi rappresentano una minaccia reale anche in Europa e in Italia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha risposto a questa sfida globale pubblicando, per la prima volta, linee guida cliniche integrate per la gestione di quattro arbovirosi di crescente rilevanza: dengue, zika, chikungunya e febbre gialla.
Le guide OMS per affrontare emergenze sanitarie globali
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Le nuove linee guida dell’Oms hanno un obiettivo chiaro: migliorare la risposta clinica in tutto il mondo. Destinate a medici, infermieri e operatori sanitari, forniscono indicazioni pratiche per il trattamento dei casi lievi e gravi, con particolare attenzione alla somministrazione dei fluidi, alla gestione del dolore e alla scelta dei farmaci.
Oltre alla pratica clinica, le linee guida individuano le principali lacune scientifiche e le priorità per la ricerca, sottolineando l’urgenza di prepararsi a epidemie sempre più frequenti, dovute al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e all’urbanizzazione incontrollata.
Arbovirus in aumento anche in Italia
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia si sono registrati 68 casi di dengue e 22 di chikungunya nei primi sei mesi del 2025, tutti legati a viaggi internazionali. Sebbene non si tratti ancora di trasmissione autoctona, la presenza della zanzara Aedes albopictus (zanzara tigre) in ampie aree del nostro Paese rende sempre più plausibile l’insorgenza di focolai locali.
Dengue: la febbre tropicale più diffusa
La dengue è una malattia virale trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti, presente in molte zone tropicali e subtropicali del mondo. Si stima che ogni anno colpisca fino a 400 milioni di persone, causando circa 20.000 morti.
I sintomi più comuni includono febbre alta improvvisa, forti dolori muscolari e articolari, mal di testa, nausea, e talvolta eruzioni cutanee. Nei casi più gravi si sviluppa la cosiddetta “dengue emorragica”, con perdita di liquidi, sanguinamenti e rischio di shock.
Le linee guida Oms consigliano l’uso di fluidi orali nei casi lievi e la somministrazione controllata di liquidi endovenosi nei casi moderati o gravi. Paracetamolo e metamizolo sono i farmaci suggeriti per gestire febbre e dolore. L’uso di FANS e corticosteroidi è sconsigliato nella fase acuta.
Zika: il virus che colpisce anche il cervello
Il virus Zika, identificato per la prima volta in Uganda nel 1947, è divenuto noto a livello globale nel 2015 per la sua associazione con gravi malformazioni congenite. In particolare, se contratto in gravidanza può causare microcefalia e altre gravi anomalie neurologiche nel feto.
La trasmissione avviene principalmente tramite puntura di zanzare infette, ma è documentata anche trasmissione sessuale e da madre a figlio. Nella maggior parte dei casi, l’infezione è lieve o asintomatica. Quando presenti, i sintomi includono febbre leggera, congiuntivite, dolori muscolari e sfoghi cutanei.
Non esiste un trattamento specifico per Zika. La terapia è sintomatica e segue le stesse raccomandazioni previste per la dengue. Il focus resta sulla prevenzione, in particolare per le donne in gravidanza.
Chikungunya: dolori articolari debilitanti
Il virus chikungunya provoca febbre alta accompagnata da dolori articolari intensi e debilitanti, tanto che il suo nome, in lingua makonde, significa “colui che si piega in due”. La malattia è diffusa in Asia, Africa, America Latina e nei Caraibi, ma sono stati documentati casi autoctoni anche in Italia, soprattutto in Emilia-Romagna e Lazio.
La maggior parte dei pazienti guarisce entro una settimana, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze gravi sono rare, ma possono verificarsi nei soggetti fragili.
Le linee guida Oms raccomandano la gestione del dolore con farmaci sicuri (paracetamolo) e una adeguata idratazione. L’uso di corticosteroidi è sconsigliato nella fase acuta della malattia.
Febbre gialla: una malattia mortale ma prevenibile
La febbre gialla è una malattia virale acuta trasmessa da zanzare infette, endemica in alcune zone dell’Africa e del Sud America. Può causare febbre emorragica, insufficienza epatica, ittero e morte. A differenza di dengue e Zika, la febbre gialla è prevenibile grazie a un vaccino altamente efficace, che offre protezione a vita.
I sintomi iniziali includono febbre, brividi, mal di testa e dolori muscolari. Nei casi gravi, si sviluppano sanguinamenti, ittero e danni agli organi interni. La mortalità tra i casi gravi può raggiungere il 50%.
Oltre al trattamento di supporto, le nuove linee guida Oms valutano l’uso sperimentale di anticorpi monoclonali (TY014) e dell’antivirale sofosbuvir, già noto per l’epatite C. Tali farmaci sono però da utilizzare solo in contesti di ricerca clinica.
Perché le linee guida internazionali sono fondamentali
In un contesto di globalizzazione e cambiamenti climatici, le malattie trasmesse da vettori si muovono più velocemente che mai. Le linee guida dell’Oms forniscono uno standard condiviso, essenziale per uniformare le risposte cliniche in tutto il mondo, migliorare la gestione dei pazienti e limitare la diffusione dei virus.
Quando le conoscenze scientifiche sono accessibili, aggiornate e condivise, anche i sistemi sanitari più fragili possono prepararsi meglio, organizzare le risposte e salvare vite. L’uniformità delle cure, la coerenza nei protocolli e l’aggiornamento continuo sono elementi cruciali per una sanità pubblica globale più efficace, più equa e più pronta alle emergenze.