Viaggiare in aereo può essere un’esperienza entusiasmante. Tuttavia, per coloro che vivono con il diabete di tipo 1, specialmente per chi utilizza microinfusori di insulina, volare può essere complicato.

Un recente studio presentato durante l’annuale conferenza della European Association for the Study of Diabetes ha rivelato come le variazioni di pressione in cabina influenzino il funzionamento di questi dispositivi medici. Cosa che può portare a episodi di ipoglicemia. Come gestire la situazione?

La ricerca e il contesto: quando volare diventa un problema 

Volare con diabete di Tipo 1

Volare può rappresentare una sfida per le persone con diabete di tipo 1, soprattutto per coloro che fanno uso di microinfusori di insulina, dispositivi medici fondamentali per mantenere sotto controllo i livelli glicemici.

Il problema principale è legato alle variazioni di pressione che si verificano in cabina durante un volo. Quando l’aereo decolla e raggiunge altitudini elevate, la pressione atmosferica diminuisce, e nonostante la pressurizzazione delle cabine, si osservano cambiamenti che possono influire sul funzionamento di dispositivi medici sensibili come i microinfusori. Queste variazioni di pressione possono alterare il rilascio di insulina, con potenziali effetti negativi sul controllo glicemico.

Ebbene, lo studio, condotto nella più grande camera ipobarica d’Europa, ha simulato con precisione le condizioni atmosferiche di un volo commerciale per analizzare l’impatto delle variazioni di pressione sui microinfusori di insulina. I ricercatori hanno ricreato le principali fasi di un volo. Prima hanno ridotto la pressione a 550 mmHg per 20 minuti, replicando il decollo e l’ascesa a quote elevate. Poi, durante la fase di crociera, hanno mantenuto una pressione costante di 550 mmHg per 30 minuti. Infine, hanno aumentato la pressione a 750 mmHg per simulare l’atterraggio e la ripressurizzazione della cabina.

Durante queste fasi, il microinfusore è stato programmato per rilasciare 0,60 unità di insulina all’ora, una quantità tipica per adulti e bambini. Risultato?

Effetti della pressione sul rilascio di insulina

I ricercatori hanno notato che durante la fase di depressurizzazione, quando la pressione diminuisce, l’aria può accumularsi nei tubi del microinfusore, dando origine a bolle d’aria. Questo fenomeno altera il rilascio dell’insulina, che può avvenire in modo accelerato, aumentando significativamente il rischio di ipoglicemia se la somministrazione è eccessiva.

Inoltre, quando la pressione aumenta durante l’atterraggio, il flusso di insulina può subire rallentamenti o addirittura interrompersi.

Questo crea il pericolo di iperglicemia, in quanto la quantità di insulina rilasciata potrebbe non essere sufficiente a mantenere i livelli di zucchero nel sangue entro i parametri normali.

Le situazioni di emergenza, come un’improvvisa perdita di pressione nella cabina, possono amplificare ulteriormente questi rischi.

In tali circostanze, il microinfusore potrebbe erogare fino a 5,6 unità di insulina in eccesso. Il che mette a serio rischio la persona di incorrere in una grave ipoglicemia.

Gli autori dello studio avvertono che, nonostante esista la possibilità di assumere carboidrati ad azione rapida per contrastare l’ipoglicemia, la reazione del corpo può variare notevolmente. Queste differenze dipendono dalla sensibilità individuale all’insulina, dall’assunzione di cibo prima del volo e dal livello di controllo glicemico che il paziente riesce a mantenere. Pertanto, è fondamentale che chi utilizza microinfusori di insulina presti particolare attenzione a queste variabili durante i voli.

Volare sicuri: raccomandazioni per i pazienti:

Ka Siu Fan, coordinatore della ricerca, ha evidenziato l’importanza di adottare alcune precauzioni per chi utilizza microinfusori di insulina durante i voli. Innanzitutto, suggerisce di disconnettere il dispositivo prima del decollo. Questa operazione permette di ridurre il rischio di somministrazione errata di insulina a causa delle variazioni di pressione che si verificano durante la fase di ascesa.

Inoltre, è fondamentale controllare e rimuovere eventuali bolle d’aria che potrebbero essersi accumulate all’interno del sistema. Dopo aver raggiunto l’altitudine di crociera, è possibile ricollegare il dispositivo, così da mantenere un adeguato controllo glicemico durante il volo.

Implicazioni della ricerca

Questa ricerca rappresenta un passo fondamentale nella comprensione delle complessità associate al trattamento del diabete di tipo 1 durante i voli.

Con l’aumento dei viaggi aerei e il numero di persone con diabete che utilizzano microinfusori, è essenziale che medici, pazienti e compagnie aeree siano informati sui potenziali rischi e sulle strategie di mitigazione. La salute e il benessere dei passeggeri diabetici possono dipendere non solo dalla loro preparazione, ma anche dalla sensibilizzazione generale su questi importanti aspetti.