La relazione tra cibo e stato d’animo è un’esperienza comune. Chi non ha notato, infatti, un miglioramento dell’umore dopo un dolce o una certa irritabilità quando è affamato? Questo legame ha radici scientifiche. Il consumo di zuccheri può inizialmente elevare il livello di energia e migliorare l’umore, ma il successivo calo glicemico può portare a stanchezza e irritabilità, un fenomeno noto come “hangry”. Inoltre, non sono solo i picchi di zucchero a influenzare il nostro umore, La qualità complessiva della dieta gioca un ruolo fondamentale. Un regime alimentare ricco di zuccheri raffinati e grassi saturi è collegato a disturbi dell’umore come depressione e ansia, mentre un’alimentazione equilibrata con frutta, verdura e grassi sani può promuovere un benessere emotivo più stabile

Il ruolo del cibo e degli zuccheri nel sangue 

Il nesso tra cibo e umore ha radici scientifiche: Il consumo di zuccheri può inizialmente elevare il livello di energia e migliorare l’umore, ma il successivo calo glicemico può portare a stanchezza e irritabilità

Ogni volta che mangiamo, il nostro corpo attiva una serie di risposte ormonali per gestire l’energia fornita dal cibo. In particolare, quando consumiamo alimenti ricchi di zuccheri o carboidrati ad alto indice glicemico, come dolci o pane bianco, i livelli di glucosio nel sangue aumentano rapidamente. In risposta, il pancreas rilascia insulina, un ormone che facilita l’ingresso del glucosio nelle cellule, abbassando così la glicemia.

Tuttavia, un eccessivo apporto di zuccheri o carboidrati può provocare fluttuazioni brusche nei livelli di glucosio. Dopo il picco iniziale, essi possono scendere rapidamente, portando a ipoglicemia. Questo calo improvviso stimola il rilascio di adrenalina e noradrenalina, due ormoni che, oltre a regolare il glucosio nel sangue, influenzano il nostro stato emotivo. Questi ormoni sono coinvolti nella risposta “lotta o fuga” e possono aumentare sentimenti di ansia, paura o irritabilità, insomma instabilità emotiva.

Diete equilibrate: quando il cibo diventa un alleato 

Di contro, un regime alimentare equilibrato può svolgere un ruolo importante nel prevenire sintomi di depressione e ansia, specialmente nelle donne. La dieta mediterranea, ricca di verdure, frutta, olio d’oliva e cereali integrali, ha dimostrato ad esempio di avere un effetto positivo sull’umore grazie al suo basso indice glicemico.

Un altro esempio è il regime alimentare basato sull’equilibrio nutrizionale, che enfatizza l’assunzione adeguata di tutti i gruppi alimentari. Questa dieta include una varietà di proteine magre, grassi sani, carboidrati complessi e abbondanti fonti di vitamine e minerali. Le proteine magre, come quelle presenti in pollo, pesce e legumi, forniscono aminoacidi essenziali necessari per la sintesi dei neurotrasmettitori, che sono cruciali per la regolazione dell’umore.

Infine, una dieta ricca di nutrienti essenziali, come vitamine del gruppo B, vitamina D, e minerali come magnesio e zinco, è fondamentale per la salute mentale. Le vitamine del gruppo B, in particolare, sono coinvolte nella produzione di neurotrasmettitori che regolano l’umore. La vitamina D, spesso carente nelle diete moderne, è importante per la funzione cerebrale e per la modulazione dell’umore. Il magnesio e lo zinco, presenti in alimenti come noci, semi e verdure a foglia verde, hanno effetti calmanti e antiansia.

Ma passiamo ora a qualche consiglio pratico per ottimizzare il nostro umore attraverso la dieta. 

Consigli utili 

Adottare alcune strategie alimentari può aiutarci a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e migliorare il nostro benessere psicologico.

Per iniziare, scegliamo carboidrati a basso indice glicemico, come riso parboiled, pane integrale e pasta al dente. Questi alimenti rilasciano zucchero nel sangue in modo graduale, riducendo il rischio di picchi glicemici che possono influenzare negativamente il nostro umore. Optare per tali carboidrati favorirà una stabilità emotiva più duratura.

È utile anche consumare carboidrati nelle prime ore della giornata. Alimenti ingeriti a colazione o pranzo tendono a provocare un aumento meno brusco della glicemia rispetto a quelli assunti la sera, grazie ai ritmi circadiani che regolano la risposta ormonale al cibo. Questo approccio contribuirà a mantenere un equilibrio glicemico più stabile e, di conseguenza, un umore più equilibrato.

Mangiare carboidrati insieme a fonti di proteine, come carne o pesce, oppure a grassi salutari, come l’olio d’oliva, rallenta la digestione e l’assorbimento degli zuccheri. Questa combinazione aiuta a evitare picchi glicemici improvvisi che possono influenzare negativamente l’umore.

Ulteriori strategie

Un’altra strategia utile è invertire l’ordine degli alimenti durante i pasti. Iniziamo con verdure e proteine, e lasciamo i carboidrati per ultimi. Questo semplice cambiamento può ridurre significativamente il picco glicemico post-pasto, contribuendo a una maggiore stabilità nei livelli di zucchero nel sangue e migliorando così il nostro stato emotivo.

Infine, aggiungere aceto e olio d’oliva ai nostri piatti può aiutare a stabilizzare ulteriormente i livelli di glucosio. Condire l’insalata con questi ingredienti prima di consumare carboidrati rallenta l’assorbimento degli zuccheri, mantenendo più stabile la glicemia e, di conseguenza, migliorando il nostro benessere psicofisico.

Insomma, in un mondo dove la salute mentale è influenzata da molteplici fattori, la dieta rappresenta un elemento fondamentale che può fare la differenza. Sebbene non sia una soluzione unica a tutti i problemi, migliorare la propria alimentazione può contribuire significativamente a stabilizzare l’umore e a prevenire disturbi legati all’ansia e alla depressione.