Una ricerca condotta dall’Università della California, Los Angeles, si è focalizzata sull’utilizzo dell’acido oleico come potenziale terapia per una rara condizione genetica chiamata microdelezione, caratterizzata da ritardo cognitivo e dello sviluppo, convulsioni e altri sintomi. I risultati sono stati pubblicati su Nature Immunology
Una ricerca sulle potenzialità dell’acido oleico
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Utilizzando la potente tecnologia di editing genetico CRISPR, i ricercatori dell’Università della California hanno condotto un’analisi approfondita su 31 geni nelle cellule natural killer (NK) umane.
Hanno così individuato un collegamento tra una rara condizione genetica, nota come sindrome della microdelezione 5q14.3, o MCHS e il funzionamento delle cellule natural killer (NK), fondamentali per il sistema immunitario.
Nello specifico, gli scienziati hanno scoperto che la perdita o le mutazioni nel gene chiamato MEF2C impediscono alle cellule NK di assorbire lipidi. .
«Le carenze delle cellule NK umane sono rare ma portano a un drammatico aumento della vulnerabilità alle infezioni virali». Ad affermarlo, il primo autore Joey Li del programma di formazione per scienziati medici dell’UCLA-Caltech. «Clinicamente, non conosciamo ancora molti geni che possono provocare un deficit di cellule NK quando mutati. I nostri risultati identificano difetti delle cellule NK associati alla sindrome da aploinsufficienza MEF2C che potrebbero spiegare le frequenti infezioni che alcuni di questi pazienti sperimentano.
Sapere che questi pazienti potrebbero avere un sistema immunitario compromesso può migliorare il modo in cui ci prendiamo cura di loro».
Importanza dello studio
I risultati rappresentano la prima evidenza della compromissione del sistema immunitario in individui affetti da MCHS a causa della disfunzione delle cellule NK. Suggeriscono inoltre che l’integrazione lipidica con acido oleico potrebbe compensare la mancanza di lipidi assorbiti dalle cellule NK e potenziare così la loro funzione, soprattutto nel contesto dell’immunoterapia contro il cancro.
Inoltre, questa ricerca ha rivelato una tendenza interessante. Mmolteplici disturbi dello sviluppo neurologico sembrano essere accompagnati da difetti delle cellule NK. Questa osservazione apre nuove strade di ricerca nel campo delle immunodeficienze delle cellule NK e suggerisce la necessità di approfondire la comprensione dei legami tra patologie neurologiche e funzionamento del sistema immunitario.
A questo punto, conosciamo il protagonista della storia.
L’acido oleico: un alleato della salute
L’acido oleico è un acido grasso monoinsaturo, noto anche come omega-9, che si trova in diversi alimenti e ha dimostrato numerosi benefici per la salute. È abbondante in vari oli vegetali, con l’olio d’oliva che ne costituisce una delle principali fonti. Altri oli ricchi di acido oleico includono l’olio di semi di girasole, l’olio di semi di cartamo e l’olio di semi di canola.
Ciò che rende l’acido oleico così prezioso è il suo effetto benefico sulle lipoproteine nel sangue.
Può aumentare i livelli di HDL (lipoproteine ad alta densità), comunemente noto come “colesterolo buono“. Al contempo, riduce i livelli di LDL (lipoproteine a bassa densità), spesso denominato “colesterolo cattivo“. Inoltre, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che possono contribuire a proteggere il corpo da malattie croniche, come le malattie cardiovascolari e il diabete.
Oltre agli oli, l’acido oleico si trova anche in alimenti come le noci, le mandorle e le arachidi.
Alcuni studi hanno suggerito che l’acido oleico potrebbe anche avere effetti positivi sulla salute mentale. Altri, hanno ipotizzato che potrebbe influenzare i processi neurologici e proteggere il cervello dall’infiammazione. Tutte cose che offrono potenziali benefici per la salute del cervello e la prevenzione delle malattie neurodegenerative.
Insomma, rappresenta un componente importante di una dieta equilibrata. Integrare alimenti ricchi di acido oleico nella propria dieta può dunque essere un modo efficace per migliorare la salute generale e il benessere.
Quanto all studio californiano al centro dell’articolo, sono necessarie ulteriori ricerche per consolidare il legame tra la funzione delle cellule NK e i disturbi dello sviluppo neurologico.
Fonti
Joey H. Li et al, MEF2C regola le funzioni effettrici delle cellule NK attraverso il controllo del metabolismo lipidico. Nature Immunology (2024).
Materiale fornito dall’Università della California, Los Angeles