In un mondo dove l’amore è spesso celebrato come la panacea per tutte le ferite emotive, uno studio recente condotto su quasi 7mila adulti svela il nesso fra armonia coniugale e benessere mentale
Attraverso un sondaggio, gli autori della ricerca hanno scrutato alcune dinamiche in grado di plasmare lo stato di salute mentale. Ciò che emerge è un quadro complesso, dove l’amore da solo non è sempre sufficiente a risolvere i nodi delle relazioni incagliate
Armonia coniugale: il ruolo del matrimonio
Indice dei contenuti
L’idea che l’armonia coniugale possa incidere così profondamente sulla salute mentale è una scoperta che potrebbe avere impatti significativi sulla comprensione della psicologia umana.
Il matrimonio, un pilastro della stabilità emotiva, si rivela essere infatti un terreno fertile per l’insorgenza o per la risoluzione di problemi legati alla salute mentale.
Uno studio recente non si è limitato a sondare il presente, ma ha scavato anche nelle profondità del passato, svelando come le esperienze coniugali pregresse possano gettare ombre durature sul benessere attuale.
Ma veniamo al cuore dell’argomento…
Un sondaggio sulla vita di coppia, l’armonia e problemi che interferiscono
Un sondaggio condotto su quasi 7mila adulti australiani, pubblicato su PLOS ONE, ha fugato ogni dubbio circa il ruolo fondamentale dell’armonia coniugale a livello della salute mentale.
I risultati non lasciano spazio a interpretazioni.
Gli adulti impegnati in una relazione soddisfacente, che rispecchia cioè le loro aspettative iniziali, godono di un ottimo equilibrio psichico.
Coloro che, pur amando il proprio partner, non sono felici nel ménage familiare, sono soggetti allo sconforto emotivo. È come se il passato e il presente si mescolassero. Da una parte c’è il ricordo dell’idillio passato, dall’altro, problemi sorti successivamente (specialmente finanziari) possono avere un grande impatto sulla psiche.
Ma come si è arrivati alla conclusione?
Dettagli del sondaggio
Gli autori dello studio hanno analizzato i dati raccolti da migliaia di partecipanti al sondaggio Household, Income and Labour Dynamics in Australia (HILDA). Sotto indagine: la connessione tra il matrimonio, la situazione finanziaria e il benessere mentale
A seguire, l’analisi dettagliata delle percentuali e delle correlazioni nel sondaggio condotto su quasi 7mila adulti australiani:
Età e demografia (61%, 78%, 78%, 51%): la maggioranza degli intervistati aveva più di 42 anni (61%), era nata in Australia (78%) e sposata (78%), con una distribuzione di genere quasi uniforme, composta dal 51% di donne;
Problemi di salute mentale (7%): circa il 7% degli intervistati ha riportato di avere problemi di salute mentale, come indicato dal sondaggio.
Altri dettagli
Caratteristiche demografiche e salute mentale (2%): circa il 2% della variazione nei punteggi di salute mentale poteva essere attribuito a caratteristiche demografiche. I partecipanti di età pari o superiore a 60 anni tendevano ad avere punteggi di salute mentale più alti rispetto ai partecipanti di età inferiore ai 25 anni. Essere donna, nati al di fuori dell’Australia, in pensione e/o studentessa era associato a punteggi di salute mentale più bassi;
Difficoltà finanziarie e salute mentale (3%): il 3% della variazione nei punteggi sulla salute mentale poteva essere collegato a difficoltà finanziarie. I partecipanti che hanno risposto “sì” alle domande sulla difficoltà a pagare le bollette in tempo, sull’impegno o la vendita di alcuni beni, sulla ricerca di aiuto finanziario da amici/familiari o su organizzazioni di welfare/comunità, tendevano ad avere punteggi più bassi in materia di salute mentale;
Percezioni del matrimonio e delle relazioni (10%): le percezioni del matrimonio e delle relazioni rappresentavano il 10% della variazione nei punteggi di salute mentale. I partecipanti che percepivano le loro relazioni come soddisfacenti e in linea con le aspettative originali tendevano ad avere punteggi più alti sulla salute mentale. Al contrario, coloro che hanno riferito molti problemi nella loro relazione, desiderando spesso di non essere sposati o di non avere una relazione, e dichiarando di amare molto il proprio coniuge, erano meno inclini a riferire un migliore stato di salute mentale.
Conclusioni
Insomma, anche se lo studio sottolinea l’importanza del matrimonio e delle relazioni nel contesto della salute mentale, l’amore da solo non basta.
Per stare davvero bene, bisogna adottare un approccio olistico, che tenga in considerazione i fattori sociali, finanziari e molti altri aspetti.
Fonti
Associazioni di percezioni nuziali, difficoltà finanziarie e fattori socio-demografici con lo stato di salute mentale negli adulti australiani: analisi dell’indagine Household, Income and Labour Dynamics in Australia (HILDA), PLoS ONE (2024)
Materiale fornito dalla Biblioteca pubblica di scienza