maculopatia - Faricimab

La chirurgia oculistica è riuscita a restituire la vista, dopo cinque anni di buio, ad una donna dei Castelli Romani. Grazie all’inserimento di una cheratoprotesi, le è stata ripristinata la vista. L’intervento si effettua “per mezzo di una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico – spiega in una nota l’ospedale dei Castelli, centro presso il quale si è svolta l’operazione – ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni“.

Protagonista dell’intervento, la signora Anna Maria De Luca, 66 anni, residente ad Ariccia. La donna ha riacquistato la vista dopo circa 5 anni di buio totale da un occhio, completamente cieco da 21 anni.

Si tratta di un intervento effettuato con una tecnica tutta italiana denominata ‘Cheratoprotesi’ – spiega l’ospedale – ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea“.

I pazienti al centro della chirurgia oculistica

chirurgia oculistica

Vedere il sorriso della signora Anna Maria – ha evidenziato il Direttore Sanitario della Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina – è forse l’immagine più bella che questo importante evento ci potesse regalare. Questo è un segnale forte, è un grande cambiamento di prospettiva che pone l’attenzione non solo sul trattamento dei sintomi fisici, ma anche sul benessere della persona, prendendo in considerazione aspetti emotivi, mentali e sociali“.

Riportare l’attenzione dei pazienti al centro– ha inoltre detto- significa anche coinvolgerli attivamente nel processo decisionale riguardo alle proprie cure e Anna Maria lo ha partecipato attivamente e ci ha rallegrato e motivato. E la cosa straordinaria che è successa è proprio questa: si è pensato a favorire un rapporto terapeutico basato sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione e questo ha permesso di migliorare sensibilmente anche i risultati clinici. Con queste poche parole sentite, e che caratterizzano un particolare percorso che sto condividendo con questa meravigliosa comunità Asl Roma 6, ringrazio davvero tutti di cuore per essere qui a festeggiare insieme a noi questi sensazionali risultati“.

Chirurgia oculistica, Ospedale dei Castelli protagonista

Il Lazio, grazie all’ospedale dei Castelli, diventa protagonista come eccellenza rispetto ad altri Paesi nel mondo per una particolare tecnica di chirurgia oculistica ‘Made in Italy’, nata e perfezionata da luminari italiani. Questa nuova tecnica è stata presentata nel corso di un evento che ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma; dell’Assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini; del Capo di Gabinetto del Ministero della Salute e già Direttore del Dipartimento del Territorio della Asl Roma 6, Marco Mattei; del Senatore della Repubblica, Marco Silvestroni e del Deputato della Repubblica, Andrea Volpi.

Il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile della Uos di Chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, insieme all’equipe multidisciplinare ha assunto l’impegno di continuare a tramandare questa tecnica iniziata con il professore Strampelli nel 1963 e continuata dal professore Falcinelli. L’ospedale dei Castelli, grazie alla sensibilità del Commissario Straordinario Marchitelli e del Direttore Sanitario la Regina che puntano sull’umanizzazione delle cure, intende dunque combattere la cecità corneale grazie alla Cheratoprotesi, ereditata dai grandi maestri dell’oftalmologia italiana.

Presenti anche il Commissario Straordinario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, e il Direttore Sanitario Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina. Tra gli intervenuti, il dottor Augusto Pocobelli, Primario Oculista Azienda San Giovanni Addolorata e Responsabile della Banca degli occhi.