Depressione peripartum

Secondo le stime ufficiali, 1 donna su 5 sviluppa problemi di salute mentale nel periodo perinatale. Tra questi, depressione e ansia sono i disturbi più frequenti. La gravidanza e il primo anno dopo il parto, ovvero il periodo perinatale, costituiscono una fase di cambiamenti fisiologici, psicologici, sociali nella vita delle donne.

La depressione peripartum (PPD) può influire negativamente sulla salute della madre e sullo sviluppo del feto/neonato prima e del bambino poi. Ma può avere ricadute negative anche sulle relazioni familiari. Costituisce, inoltre, un sostanzioso onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Purtroppo, sono molti i casi di disturbi dell’umore postpartum che non vengono diagnosticati e curati. Per questi motivi, sono state predisposte dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) delle Linee guida cliniche basate su evidenze scientifiche per prevenire il disturbo. E offrire, così, uno screening tempestivo seguito da un trattamento appropriato.

Linee guida destinate soprattutto a psichiatri e psicologi

Le Linee guida sono destinate principalmente a psichiatri e psicologi, “a ostetriche, ginecologi, pediatri, infermieri, medici di medicina generale”, spiega l’ISS. “Ma anche ad assistenti sociali e a coloro che svolgono ruoli chiave nell’attuazione di interventi per la prevenzione, lo screening o il trattamento della PPD. Inoltre, tra i destinatari, sono compresi anche politici, economisti, organizzazioni no-profit. E altre realtà coinvolte nello sviluppo di politiche sugli investimenti e gli interventi per la prevenzione, lo screening o il trattamento della PPD. La rete internazionale e interdisciplinare RISEUP-PPD giunta alla sua conclusione ha coinvolto ricercatori/trici e professionisti/e”.

La maggior parte dei Paesi europei non dispone di indicazioni per la prevenzione, lo screening e il trattamento della PPD. Laddove esistono documenti di riferimento, la bassa qualità metodologica e le discrepanze nelle raccomandazioni potrebbero portare a disparità e disuguaglianze nella gestione clinica della PPD.

Le Linee guida a tutela della salute mentale perinatale

Il documento propone 48 raccomandazioni di pratica clinica da applicare nelle aree della prevenzione, screening e trattamento della PPD.

Nella prevenzione della PPD sono valutati:

  • Interventi di tipo psicologico e psicosocial.
  • Interventi di tipo farmacologico come l’uso di antidepressivi.
  • Uso di integratori alimentari.
  • La pratica di attività fisica.

 “Le indicazioni presentate nelle linee guida comprendono una vasta gamma di strategie cliniche per la PPD”, chiarisce l’ISS. “Queste includono la farmacoterapia e la stimolazione cerebrale non invasiva, interventi psicologici e psicosociali e trattamenti non convenzionali e complementari”.

Nello screening della PPD sono valutati:

  • Programmi di screening previsti per la popolazione generale.
  • Programmi di screening per le donne ad alto rischio.

Nel trattamento della PPD sono valutati:

  • Interventi di tipo psicologico.
  • Terapie farmacologiche.
  • Stimolazione cerebrale non invasiva.
  • Trattamenti non convenzionali e complementari.

Depressione peripartum, garantita una maggior tutela

Il documento garantisce un miglioramento della qualità dell’assistenza e una maggior tutela della salute mentale perinatale. La loro efficacia, però, è limitata dalla disparità nelle conoscenze esistenti e nei dati disponibili tra Paesi e Regioni europei. E anche dalle differenze delle disponibilità di risorse locali per la salute mentale perinatale e delle condizioni ambientali e sociali delle donne.

Riconoscere e affrontare queste variabili e le disparità a esse associate – conclude l’ISS – è fondamentale per garantire a tutte le donne di ricevere un’assistenza completa. E altresì adeguata durante questa fase delicata della vita, che avrà un impatto su almeno due generazioni”.

Il documento ha sintetizzato le attuali evidenze scientifiche riguardanti gli interventi per prevenire, effettuare lo screening e trattare la depressione unipolare peripartum. Sempre con riferimento al contesto europeo.