Occhio al tappo, è proprio il caso di dirlo…Mentre Capodanno si avvicina, un piccolo team di oculisti provenienti da varie parti del mondo avverte sui potenziali pericoli dovuti dal gesto gioioso di stappare una bottiglia di champagne. Come evitare spiacevoli incidenti? Semplice! “Uncork with care” spiegano gli esperti
Anche l’occhio vuole la sua parte? Meglio di no
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Occhio ai tappi! Questo l’allarme lanciato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, del Kellogg Eye Center dell’Università del Michigan, della University College Dublin School of Medicine e del Texas A&M College of Medicine.
In un recente studio pubblicato sul prestigioso British Medical Journal (BMJ), gli esperti sottolineato il rischio di lesioni oculari provocate dai tappi delle bottiglie di champagne.
Il movimento dei tappi ad alta velocità potrebbe rappresentare infatti una minaccia per gli occhi, un aspetto spesso sottovalutato nei momenti di festa.
Come mai il gesto di stappare è così pericoloso? Ebbene, la pressione all’interno di una bottiglia di spumante può raggiungere valori tre volte superiori a quelli di un pneumatico d’auto, catapultando il turacciolo a velocità impressionanti.
Incredibilmente, un tappo può viaggiare a circa 80 km/h, un’accelerazione così rapida da raggiungere l’occhio in soli 0,05 secondi – più veloce di quanto una persona possa reagire. Ma c’è più dietro questa avvertenza.
La letteratura medica e aneddotica rivela i principali danni
Il team ha scrutato la letteratura disponibile, analizzando casi in cui l’apertura di bottiglie sotto pressione ha causato danni oculari.
Risultato? Sebbene la maggior parte delle lesioni derivanti da tappi volanti sia di natura lieve, non bisogna sottovalutare altri danni di portata maggiore, soprattutto se il “missile” colpisce direttamente gli occhi.
Le lesioni oculari possono variare: dall’emorragia della camera anteriore all‘ifema, in cui si accumula sangue nell’occhio, fino alla midriasi permanente, la condizione di cui era affetto David Bowie. I suoi caratteristici occhi bicolore, uno azzurro, uno nero, furono causati dal un cazzotto bene assestato.
Si possono inoltre avere complicazioni a lungo termine, come ipertensione oculare, problemi corneali e altri gravi disturbi, inclusa la possibilità di retinopatia traumatica che, in alcuni casi, può portare alla perdita permanente della vista.
Tra l’altro, dagli studi condotti è emerso è che la cecità conseguente all‘incontro ravvicinato con i turaccioli di sughero è più comune di quanto si pensasse.
A sottolinearlo, anche una ricerca italiana del 2009, secondo cui, questi incidenti possono provocare vari gradi di deficit visivo e complicazioni a lungo termine.
Da qui, la necessità di imparare delle “tecniche preventive” per aprire bottiglie durante le festività. Sembra un consiglio assurdo, ma in realtà non lo è…
L’Arte dell’apertura sicura: consigli per non “rimetterci un occhio”
In questa prospettiva, l’American Academy of Ophthalmology di San Francisco (CA), ha lanciato una campagna in cui, non solo avverte circa i pericoli derivanti dall’apertura delle bottiglie, ma spiega soprattutto come evitare danni.
Il fulcro della sicurezza consiste in un gesto simpaticamente ribattezzato “uncork with care“, cioè “stappa con attenzione”.
Un’apertura cauta e controllata, una presa sicura sulla bottiglia, e l’orientamento del tappo lontano da persone e oggetti possono infatti ridurre notevolmente il pericolo.
Questa consapevolezza non intende ovviamente rovinare il divertimento delle feste.
Una piccola attenzione può fare la differenza tra la gioia delle celebrazioni e un incidente spiacevole che potrebbe compromettere la vista.
Un brindisi alle feste, certo, ma sempre con… un “occhio alla sicurezza“.