Un intero fine settimana per Spiagge e fondali puliti con Legambiente. Appuntamenti in tutta Italia sono fissati per le date del 12, 13 e 14 maggio. La campagna di Legambiente è dedicata al monitoraggio ed alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste italiane. Lungo l’elenco delle iniziative.
“È importante prenderci cura delle nostre spiagge, dei nostri fiumi e del nostro mare, a partire dai nostri stili di vita: da una corretta raccolta differenziata alle battaglie per chiedere leggi sempre più puntuali nella gestione dei rifiuti. Ma anche impegnandoci attivamente: il mare ha bisogno di noi, ripulire le spiagge e i fondali dai rifiuti è un atto di protesta e di cura per il bene comune. Diamo filo da torcere a chi si ostina a sabotare la bellezza delle nostri litorali abbandonando i rifiuti” – esorta Legambiente.
Spiagge e fondali: ognuno faccia la sua parte
Indice dei contenuti
Spiagge e Fondali Puliti è una campagna di Legambiente che si svolge ogni anno da 33 anni. Lo scopo è quello di ripulire le spiagge e gli argini di fiumi e laghi dai rifiuti abbandonati; ma anche e soprattutto di sensibilizzare i giovani e, in generale, la popolazione, sulle buone pratiche per limitare l’inquinamento dei luoghi naturali.
Ogni anno, infatti, finiscono in mare tra le 8 e le 12 tonnellate di rifiuti, e spesso non soltanto perché vengono abbandonati sulla spiaggia. Finiscono in spiagge e fondali perché vi arrivano attraverso gli scarichi: è il caso dei bastoncini per le orecchie, dei blister per i medicinali, degli assorbenti e degli applicatori. Nulla di tutto ciò dovrebbe essere gettato nel wc, perché finisce direttamente in mare. Lo stesso si dica di mozziconi, carte di caramella ed altri piccoli oggetti: da non gettare mai a terra o nei tombini.
Le buone prassi sono importanti perché possono fare la differenza. Per prima cosa, una buona raccolta differenziata rende migliore il riciclo dei rifiuti. Da sola, può già diminuire i rifiuti in mare di almeno il 35%. Un’altra buona abitudine sarebbe bere l’acqua di rubinetto: in Italia infatti essa è buona e
controllata. Sia può bere sia in casa che fuori, portandola in una borraccia; ciò contribuirebbe a diminuire drasticamente il consumo di plastica, facendo a meno di 8 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno. Anche evitare imballaggi non riciclabili e le buste di plastica contribuisce ad un minore impatto ambientale: queste ultime dovrebbero essere solo biodegradabili o compostabili.
I risultati della campagna Beach Litter 2023
La campagna Spiagge e fondali puliti è ogni anno anticipata dal monitoraggio scientifico di Beach e River litter, determinare una stima per numero e tipologie di rifiuti trovati.
“Sono ancora tanti, troppi, i rifiuti sulle nostre spiagge. Con l’indagine Beach Litter 2023 – spiega ancora Legambiente – abbiamo monitorato 38 lidi in 15 regioni e abbiamo censito una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, di cui il 72,5% è composto da plastica. Dati preoccupanti. La plastica, ormai lo sappiamo bene, non si dissolve mai e l’impatto sull’ecosistema marino è devastante. E anche sulla nostra salute, le microplastiche hanno pervaso la catena alimentare“.
La media dei rifiuti trovata sulle spiagge italiane è stata di 961 ogni 100 metri. Il 72% dei rifiuti spiaggiati era fatto di plastica e polimeri artificiali. Il 9,2% invece erano rifiuti di vetro/ceramica e materiali da costruzione come tegole, mattoni e piastrelle abbandonati. Terzo posto con il 6,8% per i rifiuti metallici; carta e cartone al 3,9%. Poi tutto il resto: gomma, bioplastica, cibo, legno, tessuti.