Il ciclo doloroso è un problema che accomuna moltissime donne nel mondo. Se in alcune zone, come in Italia, gli specialisti non apprezzano l’idea del congedo mestruale, in altre nazioni europee le leggi fanno enormi passi avanti. In Spagna, per esempio, lo scorso giovedì 16 febbraio il Parlamento ha approvato definitivamente alcune importanti riforme in ambito ginecologico. Le materie in esame erano la salute riproduttiva e sessuale e il diritto all’aborto. Queste nuove normative prevedono, tra le altre, anche l’introduzione del congedo mestruale, sotto controllo medico. Si tratta di tre giorni di permesso retribuito in caso di ciclo invalidante, estendibili a cinque.
Dismenorrea: cos’è e come si presenta
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Le donne che soffrono di dismenorrea sono colpite da dolori lancinanti che possono comparire alcuni giorni prima delle mestruazioni e durare per tutto il periodo. Di solito sono concentrati al basso ventre, ma possono espandersi alle gambe e alla fascia lombare delle schiena. Possono presentarsi in forma crampiforme, accompagnati da vertigini, nausea, diarrea e sudorazione intensa. La dismenorrea colpisce moltissime donne e con l’avanzare dell’età tende a diminuire.
Secondo i dati statistici della Società di Ginecologia e Ostetricia, in Spagna una donna su tre subisce la compromissione delle attività quotidiane a causa del ciclo doloroso. Spesso, non potendo chiedere permessi per malattia ogni mese, si è costrette ad andare al lavoro nonostante le condizioni siano quasi invalidanti, portando a un grave disagio e a un calo della produttività.
Congedo mestruale: leggi e concessioni nel mondo
Nel mondo, molte associazioni sostengono il congedo mestruale regolamentato dalla legge, che sfortunatamente esiste in pochissimi Paesi. Ci sono posti, come il Giappone, dove questa legge è attiva dal 1947. Nello Stato indiano del Bihar le lavoratrici possono assentarsi due giorni al mese dal 1992. Altre forme simili sono già state avallate in Corea del Sud, Indonesia, Taiwan e Zambia.
Nel resto del pianeta, alcune aziende si sono mosse in questa direzione. Per esempio la Nike ha introdotto il congedo mestruale nel 2007 e la Coexist nel 2016 è stata la prima a istituirlo in Inghilterra. Tranne in Spagna, l’Europa è lontana da questa legge; in Italia era stata avanzata la proposta nel 2016, mai approvata.
Congedo mestruale: le controversie in Spagna
Durante la discussione della legge in Spagna la ministra dell’Economia, Nadia Calviño, ha sostenuto una forte controversia. Secondo lei, l’introduzione del congedo può creare una maggiore disparità con l’uomo, stigmatizzando la donna, e diventare ulteriore ragione di discriminazione al momento dell’assunzione. Tuttavia, la ministra del Lavoro, Yolanda Díaz, ha controbattuto che la stigmatizzazione è non capire che “donne e uomini sono diversi e che il mondo del lavoro non è neutro”.
Alcune sostengono che un congedo mestruale possa rafforzare gli stereotipi di genere, che affermano quanto le mestruazioni influenzino sulle condizioni emotive e ormonali. La decisione del Parlamento spagnolo, straordinaria per una realtà come l’Europa, dovrebbe essere l’apripista per tutti gli altri Paesi Ue, una sorta di faro nel buio, per dare alle donne ciò che spetta loro di diritto.