La variante Kraken, già dominante negli USA (82% dei casi), potrebbe essere la principale variante anche in Europa entro un paio di mesi. Attualmente in Ue è al 2,5%. La previsione è del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che la classifica come “moderata”.
Gli Usa risultano ad oggi il Paese più colpito al mondo dalla pandemia da Covid-19. In numeri assoluti, al primo gennaio 2023 sono oltre 102 milioni i casi confermati e oltre 1.117.000 i decessi a causa del virus Sars-Cov-2. Con la nuova sottovariante Omicron XBB.1.5 il numero dei nuovi casi è raddoppiato in una settimana.
Preoccupa anche la situazione in Cina, dove è di nuovo emergenza sanitaria, con circa 900 milioni di contagiati fino all’11 gennaio (più della metà della popolazione). Una situazione da tenere sotto controllo anche in vista del capodanno lunare del 23 gennaio. Molti Paesi europei hanno già imposto i tamponi all’ingresso sul proprio territorio, con l’Italia che finora ha trovato circa la metà dei viaggitori provenienti dalla Cina positivi al virus.
Modificate le regole di ingresso negli Usa
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Gli Usa hanno sono tornati recentemente ad applicare alcune delle restrizioni anti-covid nel Paese. Se dall’8 novembre 2021 le frontiere sono di nuovo aperte agli stranieri dopo ben 20 mesi di chiusura, ad oggi per viaggiare negli Usa ci sono ancora alcune regole.
Oltre al passaporto e a un ESTA valido (visto elettronico), per l’ingresso negli Stati Uniti i cittadini Ue adulti dovranno presentare all’imbarco un certificato di vaccinazione avvenuta almeno 15 giorni prima della partenza. Sono validi: il monodose Johnson & Johnson ed un ciclo completo (2 dosi) di Moderna, Pfizer/BioNTech, AstraZeneca, Sinopharm.
Da luglio 2022 per i viaggiatori in ingresso negli Usa non era più necessario un tampone negativo nelle ultime 72 ore. Una regola però modificata dal 29 dicembre 2022 e che sarà in vigore almeno fino al 31 gennaio 2023 è che tutti i viaggiatori in arrivo o in transito in Italia dalla Cina devono avere un test Covid negativo (molecolare entro 72 ore prima dell’arrivo in Italia; antigenico entro 48 ore prima dell’arrivo in Italia).
Variante Kraken: non pericolosa, ma estremamente infettiva
Si ipotizza che la variante Kraken sia probabilmente autoctona statunitense, nata in ottobre 2022 a New York. Sebbene sia estremamente infettiva come sottovariante, la gravità dei sintomi e dell’infezione non sembrano così temibili, soprattutto se le persone sono in salute e vaccinate. Tuttavia l’OMS è tornata a consigliare l’uso della mascherina negli spazi chiusi.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, Kraken potrebbe “contribuire all’aumento dell’incidenza dei casi a livello globale“. Dallo scorso mese di ottobre sono state 5.288 le sequenze di Kraken riscontrate e l’82% dei contagi statunitensi rappresenta il 28% dei casi totali.