Con l’avvento della bella stagione, molti di noi cercano soluzioni per mantenersi in forma e in salute, spesso scegliendo alimenti e prodotti a basso contenuto calorico. Ma cosa succede quando uno di questi prodotti, apparentemente innocuo come lo xilitolo, potrebbe comportare rischi per la nostra salute? Scopriamo insieme le curiosità, i vantaggi e gli svantaggi di questo dolcificante naturale e il suo potenziale legame con eventi cardiovascolari

Che cos’è lo xilitolo?

Lo xilitolo è largamente utilizzato in prodotti come chewing gum, dentifrici e bevande sugar free

Lo xilitolo è un alcol zuccherino dal sapore dolce, che viene estratto naturalmente dal mondo vegetale, come il legno di betulla. Si trova anche in piccole quantità in frutta e verdura. Grazie al suo potere dolcificante e alle sue proprietà antibatteriche, è largamente utilizzato in prodotti come chewing gum, dentifrici e bevande sugar free.

Etimologia e origini

Il termine deriva dal greco “xylon” (legno) e dal suffisso chimico “-olo” cioè alcol. La sua scoperta risale alla fine del XIX secolo. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che il suo utilizzo è cresciuto esponenzialmente, soprattutto nell’industria alimentare e odontoiatrica.

Curiosità sullo xilitolo

Oltre a essere presente naturalmente in alcune piante, funghi e frutti come le fragole e le prugne, lo xilitolo ha un potere dolcificante simile al saccarosio (zucchero da tavola), ma con il 40% in meno di calorie. Inoltre, è noto per prevenire la carie dentale. Riduce infatti il rischio neutralizzando gli acidi prodotti dai batteri in bocca 

Svantaggi e rischi

Nonostante i numerosi vantaggi, recenti studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo al consumo elevato di xilitolo e i suoi effetti sulla salute cardiovascolare. Una ricerca pubblicata sull’European Heart Journal suggerisce che alti livelli nel sangue potrebbero aumentare il rischio di infarti e ictus

Come molti altri dolcificanti, questo alcol zuccherino deve pertanto essere consumato con moderazione. 

Una ricerca approfondita 

A sottolinearlo, Stanley Hazen, ricercatore del Dipartimento di Scienze Metaboliche e Cardiovascolari della Cleveland Clinic nell’Ohio.

Nel suo studio, Hazen ha esaminato il livello di xilitolo nel sangue di 3.306 adulti provenienti da Europa e Stati Uniti dopo una notte di digiuno. Nel corso dei successivi tre anni, ha monitorato attentamente la loro salute. Risultato? Ha rilevato che un terzo di coloro con livelli più elevati di xilitolo nel sangue mostrava un rischio elevato di sviluppare eventi cardiovascolari acuti, come ictus e infarti cardiaci. Hazen ha approfondito la sua indagine studiando gli effetti dello xilitolo sulle piastrine umane in laboratorio e su piastrine di topi vivi.

Le piastrine, componenti indispensabili per la coagulazione del sangue, hanno dimostrato una maggiore tendenza all’aggregazione quando esposte allo xilitolo rispetto alla soluzione salina. Cosa che suggerisce un potenziale effetto aggregante del dolcificante. Inoltre, i topi che hanno ricevuto iniezioni di xilitolo hanno mostrato un processo di coagulazione del sangue significativamente accelerato rispetto alla norma.

Ulteriori indagini sullo xilitolo

In un altro esperimento condotto dal team di ricerca, dieci individui hanno bevuto acqua contenente quantità analoghe di xilitolo. Nei trenta minuti successivi, si è osservato un aumento drammatico della concentrazione di xilitolo nel loro sangue, accompagnato da un incremento nei parametri che indicano la predisposizione delle piastrine a aggregarsi.

Gli autori dello studio hanno sottolineato l’importanza di un consumo moderato di dolcificanti come lo xilitolo, considerando i potenziali rischi cardiovascolari associati. Sebbene lo studio sollevi domande sulla sicurezza a lungo termine di questi dolcificanti, gli autori non ritengono necessario eliminare completamente prodotti come chewing gum e dentifrici contenenti xilitolo. Tuttavia, raccomandano una vigilanza continua e ulteriori ricerche per comprendere appieno gli impatti sulla salute cardiovascolare. Che fare?

Alternative e consigli

Per chi desidera esplorare alternative allo xilitolo, ci sono diverse opzioni di dolcificanti naturali che possono essere considerate. Il miele, ad esempio, offre non solo dolcezza ma anche proprietà antimicrobiche e antiossidanti, se scelto con cura per la sua qualità. Lo sciroppo d’acero, derivato dalla linfa degli alberi di acero, è ricco di antiossidanti e minerali come il manganese e il potassio, oltre a conferire un gusto caratteristico ai cibi e alle bevande. La stevia, estratta dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana, è un dolcificante naturale senza calorie che può essere utilizzato in piccole quantità per ottenere una dolcezza intensa.

Ridurre gradualmente la quantità di zuccheri aggiunti nella dieta è un consiglio prezioso per abituare il palato a gusti meno dolci e a una maggiore consapevolezza del sapore naturale degli alimenti. Questo approccio non solo aiuta a migliorare la salute metabolica, ma può anche favorire una maggiore apprezzamento per i sapori genuini e non artificialmente addolciti.

È sempre consigliabile consultare un professionista della salute, soprattutto per coloro che hanno problemi cardiovascolari o altre condizioni mediche, prima di apportare cambiamenti significativi alla propria dieta. Questo garantisce che le scelte alimentari siano adatte alle esigenze individuali e supportino il benessere generale, riducendo al contempo il rischio di complicazioni legate alla salute cardiovascolare.