È in fase di esame al Senato il disegno di legge n. 1359 che istituisce la Giornata in memoria delle vittime dell’amianto.
Il presidente dell’Ona – Osservatorio notiziario amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, ha partecipato questa mattina, 17 febbraio 2022, alla Commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl. La data scelta è quella del 28 di aprile quando si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Dall’ascolto dei politici dei territori più colpiti, come Monfalcone e Casale Monferrato, di professionisti e tecnici è emersa una soddisfazione per l’impegno e la proposta di legge, ma anche la delusione per ritardi nelle bonifiche e legislativi che si trascinano da anni. Intanto di amianto si continua a morire per l’uso che le aziende ne hanno fatto fino al 1992. Questo nonostante già dagli anni ’40 alcuni studi abbiano accertato la sua pericolosità per la salute.
Amianto, i pericoli per la salute
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A spiegare i pericoli per la salute dell’amianto è stato il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Milano, Maurizio Ascione. “L’amianto – ha detto – ha rappresentato per l’Italia il materiale ottimale per le sue caratteristiche. Purtroppo però ha creato gravi danni a chi vi ha lavorato a contatto, a chi è stato esposto soltanto indirettamente all’interno dei siti industriali. Lo stesso è stato, nel caso di grandi siti produttivi, per chi risiedeva nelle vicinanze. Negli anni sono stati, infatti, registrate gravissime forme tumorali, come il mesotelioma e il tumore del polmone. Sono seguite inchieste, processi che sono arrivati fino in Corte di Cassazione, ma non c’è stata ancora giustizia per le famiglie delle vittime”.
Vittime dell’amianto, riforma della legge dimenticata
Il presidente dell’Ona, l’avvocato Ezio Bonanni, ha ricordato il testo di legge elaborato dalla Commissione per la riforma della legge sull’amianto istituita con decreto dall’ex ministro Costa a marzo del 2019 e presieduta dal procuratore Raffaele Guariniello, di cui l’avvocato Bonanni faceva parte. Da allora non se n’è saputo più nulla. Bonanni ha comunque espresso apprezzamento per il disegno di legge sulla Giornata della memoria delle vittime dell’asbesto e ha poi delineato tutta una serie di passaggi necessari per porre fine alla strage silenziosa.
Bonanni: “Necessario provvedere alla bonifica”
“Ci sono ancora tantissimi siti contaminati e tra questi numerose scuole e ospedali. E’ necessario provvedere alla bonifica utilizzando i fondi europei, considerando anche che nel Pnrr c’è ben poco. Utilizzando anche strumenti fiscali come il credito d’imposta. Bisogna superare il principio per cui il tema amianto sembra appannaggio esclusivo della magistratura, perché quando si arriva a questo punto per le vittime è troppo tardi. E’ necessario agire prima, con la prevenzione primaria. Anche l’Inail deve agire in questo senso, modellando i premi sulla base del numero delle malattie asbesto correlate presenti all’interno delle aziende. E premiare chi invece bonifica e ammoderna i propri stabilimenti.
Ancora è necessario potenziare il Fondo vittime dell’amianto, per evitare che chi si ammala, per avere il giusto risarcimento, debba intraprendere un lungo percorso giudiziario”.
L’avvocato Bonanni ha insistito quindi sugli investimenti per la ricerca per combattere le patologie asbesto correlate e anche il tumore al polmone.
“Questa iniziativa – ha concluso il presidente Ona – è importante perché dà dignità alle vittime dell’amianto, perché le riconosce, ma ci aspettiamo che il governo si occupi finalmente della bonifica”.
Giornata in memoria, vittime dell’amianto lasciate sole
A testimoniare con forza e dignità la sofferenza delle vittime di amianto è stata Santina Pasutto, presidente dell’Aea – Associazione esposti amianto del Friuli Venezia Giulia. È stata lei stessa a spiegare: “Prima di essere presidente Aea sono una vittima dell’amianto: a causa dell’asbesto ho perso mio marito e ora la mia vita è a disposizione delle famiglie che soffrono e che troppo spesso si sentono sole in questa battaglia, abbandonate dalle istituzioni. La fibra distrugge non solo l’essere umano, ma ciò che ha costruito: la famiglia”.
Vittime amianto, riconoscimento ai Comuni virtuosi
In Commissione Affari Costituzionali è intervenuto anche Fabrizio Protti, Presidente dello Sportello Amianto Nazionale, che oltre a sottolineare il “funerale della Legge 257/1992” ha proposto un riconoscimento anche ai Comuni che adottino di loro sponte buone pratiche. “Ben venga il premio e il riconoscimento per le vittime, ma è ora di ristrutturare la macchina dello Stato che non ha fornito nessuna soluzione operativa”. Un intervento duro, che pone con forza la necessità della volontà politica di risolvere il problema amianto.
Casale Monferrato
Dopo di lui ha parlato anche Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato. Un Comune colpito senza pietà dall’amianto, con 2500 vittime su 35mila abitanti. “Qui la bonifica – ha detto – è a buon punto, ma non possiamo limitarci a lavorare soltanto sul nostro territorio. Vogliamo un laboratorio mondiale sull’utilizzo della fibra killer. Ci sono molte nazioni, non solo nel terzo mondo, infatti, che ancora utilizzano amianto”.
Ha poi ricordato la vergogna dello stabilimento Eternit, abbandonato a se stesso: “La più grande colpa della fabbrica Eternit. Vogliamo giustizia. Deve essere chiaro che chiunque utilizzi amianto deve essere punito penalmente”.
Vittime dell’amianto, ritardo legislativo
Il presidente provinciale dell’Inail Nicola Pondrano ha invece evidenziato come le vittime di amianto sono salite di anno in anno arrivando a un numero impressionante: sono 20mila. A queste bisogna aggiungere le vittime nelle forze armate e i non lavoratori. L’Inail registra 2000 morti l’anno soltanto per mesotelioma, ma di questi soltanto 600 vengono indennizzati. “Gli altri restano in un limbo, con un piccolissimo ristoro (lo dico con vergogna), di 10mila euro una tantum. La Giornata deve diventare un momento solenne per ripartire a livello legislativo”.
Tutti hanno sottolineato l’importanza di sostenere la domanda di giustizia, davanti a processi come quello Eternit che contava 2270 morti per disastro doloso che si è concluso con la prescrizione del reato.
L’impegno del presidente dell’Ona da anni è quello di fermare la strage silenziosa ben delineata anche nella sua ultima pubblicazione: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2021“ in cui è riportato nero su bianco il dato relativo a 2021 che ha contato 7mila morti per l’amianto. I dati sul mesotelioma sono registrati anche dall’Inail (VII Rapporto ReNaM). La Giornata della memoria per le vittime è importante, ma serve agire in fretta, per non vedere questo numero crescete ancora.
L’Ona a creato anche una App per le segnalazioni dei siti contaminati.