vita

A proposito di guerra. Diciamo che cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. E sì, perché chiunque abbia ragione, alla fine della fiera, la nostra vita risulterà radicalmente diversa, cambiata, né in meglio, né in peggio. Dal momento che non siamo portati a mantenere in vista le pietre di paragone, che la nostra memoria sta divenendo sempre più corta. Ormai tanto quanto passa tra un tik e un tok

Quindi, tutto diventa possibile sulla scorta del “carpe diem”. Per la caduta di remore, per la percezione netta che viviamo in un mondo in progressione geometrica, con valori sempre più sballati, se non falsi e che la meritocrazia vale solo in ambito sportivo, purché non ci siano opportunità d’inghippi.

Ci accompagna una ciclicità calamitosa

Del resto, non possiamo che costatare la ciclicità calamitosa che ci accompagna. Come da laghi e fiumi in secca riemergano testimonianze di antiche magre, che le chiese siano zeppe di ex voto, che gli eroi ricordati siano soprattutto guerrieri e che i sacrari siano dedicati a chi nella pugna ha perso la vita. D’altra parte, quale suggestione avrebbe la storia di Giulietta e Romeo se non fosse finita male?

La vita è tutto sommato una grande opportunità

E allora? Allora dobbiamo per un verso farcene una ragione e per l’altro quasi quasi rallegrarci di essere testimoni di tanto sfracello. Di far parte di un mondo che ancora è in grado di avvitarsi su se stesso, di farsi del male…

Dunque, di essere magari protagonisti di biblici incolonnamenti ai caselli autostradali o di estenuanti file alla posta per ritirare non rassicuranti raccomandate. Questo ci rende nervosi, scettici, ma significa anche esserci, tanto quanto quando siamo in estasi davanti ad un tramonto, come atterriti e impotenti sotto una bomba d’acqua.

Care ragazze e ragazzi, la vita per ognuno di noi è tutto sommato una grande opportunità, forse una scommessa, un’avventura o magari un azzardo. In ogni caso, però, dobbiamo essere consapevoli di essere iscritti alla gara del divenire. Come viene, come va e di dover arrivare al traguardo con un imperativo assoluto: mollare mai!