Una recente ricerca dell’Università di Oxford ha svelato un uso potenzialmente rivoluzionario del sildenafil, noto commercialmente come Viagra, al di là del trattamento della disfunzione erettile. Lo studio ha dimostrato che il farmaco è in grado di migliorare il flusso sanguigno cerebrale e di potenziare la funzionalità dei vasi sanguigni nel cervello. Questo risultato è particolarmente significativo per i pazienti che presentano un rischio elevato di sviluppare demenza vascolare, una condizione debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo

Cos’è il Viagra?

Viagra: il farmaco può migliorare il flusso sanguigno cerebrale e la funzionalità dei vasi sanguigni nel cervello

Il Viagra è un farmaco utilizzato principalmente per trattare la disfunzione erettile (DE) negli uomini. Aiuta infatti a migliorare il flusso sanguigno al pene e permette di ottenere e mantenere un’erezione in risposta alla stimolazione sessuale.

E’ stato inizialmente sviluppato dalla Pfizer per trattare l’angina pectoris, una condizione caratterizzata da dolore toracico dovuto a un insufficiente flusso sanguigno al cuore. Durante i test clinici, i ricercatori tuttavia notarono un effetto collaterale interessante: un miglioramento delle erezioni. Questo portò Pfizer a riorientare il farmaco verso il trattamento della disfunzione erettile. 

Approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) negli Stati Uniti nel marzo 1998, da allora, è diventato uno dei farmaci più conosciuti e venduti al mondo.

Il sildenafil è anche utilizzato, sotto il nome di Revatio, per trattare l’ipertensione arteriosa polmonare. Parliamo di una condizione in cui la pressione sanguigna nei vasi che portano il sangue ai polmoni è troppo alta.

Recentemente, l’Università di Oxorford ha studiato altre potenziali applicazioni mediche, come il trattamento di disturbi circolatori e problemi cognitivi.

Viagra e prevenzione della demenza vascolare

Il Professor Alastair Webb, del Wolfson Center for Prevention of Stroke and Dementia dell’Università di Oxford, ha annunciato che il Viagra può migliorare il flusso sanguigno cerebrale e la funzionalità dei vasi sanguigni nel cervello.

Webb ha spiegato che il farmaco è riuscito a penetrare nei vasi sanguigni cerebrali di pazienti con danni vascolari, aumentando il flusso sanguigno e migliorando la reattività dei vasi stessi. Questi miglioramenti sono fondamentali perché il danno cronico ai piccoli vasi sanguigni del cervello è la causa principale della demenza vascolare, una condizione devastante provocata da ictus, restringimento dei vasi sanguigni o altre condizioni.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), questa condizione affligge 50 milioni di persone nel mondo. Quel che è peggio, è che attualmente non c’è una cura per la demenza vascolare. Esistono solo vari trattamenti che possono aiutare a gestirne i sintomi e a rallentarne la progressione. 

Questi includono: antipertensivi per controllare la pressione sanguigna, anticoagulanti per ridurre il rischio di ictus, statine, utilizzate per abbassare i livelli di colesterolo e inibitori della colinesterasi e memantina, impiegati per migliorare le funzioni cognitive.

Pertanto, la scoperta che il Viagra può migliorare la salute vascolare cerebrale è particolarmente significativa. Se ulteriori studi confermeranno questi risultati, il farmaco potrebbe diventare una nuova arma nella prevenzione della demenza vascolare, offrendo speranza a milioni di persone a rischio.

Ma entriamo nel vivo dello studio. 

Il Trial OxHARP: uno studio pionieristico

Il trial OxHARP è stato un studio rigorosamente controllato, in doppio cieco.

La ricerca ha coinvolto settantacinque partecipanti colpiti da “ictus minore”, noto anche come attacco ischemico transitorio (TIA). L’ evento si manifesta quando il flusso sanguigno al cervello è temporaneamente interrotto o ridotto. Questo comporta sintomi simili a quelli di un ictus. I principali sono debolezza o paralisi temporanea di un lato del corpo, difficoltà nel parlare o nel comprendere il linguaggio, e perdita di equilibrio o coordinazione. Tuttavia, a differenza di un ictus maggiore, i sintomi di un TIA sono temporanei e solitamente durano solo pochi minuti o ore, senza causare danni permanenti al cervello. 

Ebbene, ogni partecipante ha ricevuto sildenafil, un placebo e cilostazol (un farmaco simile) in periodi di tre settimane, in ordine casuale. Lo studio ha utilizzato test di fisiologia cardiovascolare, ultrasuoni e risonanza magnetica funzionale per valutare gli effetti dei farmaci. Risultato?

Principali scoperte

Durante lo studio, si sono riscontrati diversi effetti positivi del sildenafil:

Aumento del flusso sanguigno: il farmaco ha favorito un aumento del flusso sanguigno sia nei grandi che nei piccoli vasi cerebrali;

Migliorata risposta alla CO₂: la risposta dei vasi sanguigni al diossido di carbonio è un meccanismo fondamentale per regolare il flusso sanguigno cerebrale e mantenere un ambiente ottimale per il funzionamento del cervello. Quando i livelli di CO₂ nel sangue aumentano, ad esempio durante l’esercizio fisico o in situazioni di ipercapnia (eccesso di CO₂ nel sangue), i vasi sanguigni nel cervello si dilatano per aumentare il flusso sanguigno e garantire un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule cerebrali.

Il sildenafil, il farmaco studiato nel contesto del trial OxHARP, ha dimostrato di migliorare questa risposta. Ciò significa che ha favorito una maggiore dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali in risposta agli aumentati livelli di biossido di carbonio nel sangue.

Insomma un fattore fondamentale per il corretto funzionamento del cervello e per prevenire danni cerebrali;

Riduzione della resistenza vascolare: sia il sildenafil sia il cilostazol hanno abbassato la resistenza nei vasi sanguigni cerebrali, facilitando il flusso sanguigno.

Minori effetti collaterali: rispetto al cilostazol, il sildenafil ha causato meno effetti collaterali, con una ridotta incidenza di diarrea.

Prospettive future

I prossimi passi includono studi su larga scala per confermare questi risultati e esplorare ulteriormente il potenziale del sildenafil nella prevenzione della demenza vascolare. Il Professor Peter Rothwell, direttore fondatore del Wolfson Center di Tel Aviv (Israele), ha dichiarato che i risultati sono incoraggianti. Insomma, potrebbero aprire la strada all’uso di farmaci esistenti per prevenire la demenza vascolare.

Fonti

Alastair J.S. Webb et al, Cerebrovascular Effects of Sildenafil in Small Vessel Disease. The OxHARP Trial, Circulation Research (2024).

Materiale fornito dall’Università di Oxford