Identificata dall’Unità di Microbiologia e Virologia del Irccs San Matteo di Pavia, la nuova variante Arturo per il Covid. Nei giorni scorso l’équipe del prof. Fausto Baldanti, direttore dell’unità, ha isolato la nuova variante covid XBB.1.16, denominata Arturo o Arcturus.
A dare la notizia è stato Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia. Si tratta del primo caso noto in Italia, anche se probabilmente la variante è già in circolazione. E’ stata infatti individuata anche il altri 22 Paesi. Ed è la variante prevalente in India.
“La variante Arturo – ha spiegato il professor Baldanti – è stata identificata attraverso lo screening attivo presso l’ospedale. Attività che include sia pazienti ricoverati sia i pazienti che accedono al Pronto soccorso“.
Variante Arturo come Kraken: non darà problemi
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Il virologo ha continuato spiegando che “il Centro Europeo per il controllo delle Malattie Infettive (ECDC) nel report del 23 marzo non ha ancora associato la variante a caratteristiche di maggior impatto né sulla gravità, né sulla capacità di infettare, al momento stiamo valutando attentamente la situazione“.
“Per questa nuova variante – ha detto Bertolaso – non sono presenti evidenze per prevedere misure aggiuntive. Rimane sempre importante come prevenzione, non solo per il covid, ma per tutti i virus respiratori, una corretta igiene delle mani e l’utilizzo di mascherine in presenza di persone fragili/malate e quando si hanno i sintomi dell’influenza“.
“In termini di pericolosità e contagiosità, non desta preoccupazione: visto che è della stessa famiglia di Omicron, ha la sua stessa pericolosità“. Ha spiegato all’agenzia Ansa, inoltre, il dottor Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità epidemiologica all’Università Campus Biomedico di Roma. “Come Kraken non ha fatto nulla di particolare, anche Arcturus non lo farà. Finché restiamo nel mondo delle varianti di omicron non dobbiamo preoccuparci“. Lo scorso inverno la variante Kraken è stata quella dominante negli USA, con circa l’82% dei casi. Non pericolosa, soprattutto per persone in salute e vaccinate, era però molto infettiva.
Covid, dopo 3 anni in calo i decessi in Europa
Mentre quindi proliferano le nuove varianti covid, finalmente una buona notizia dall’Europa. Per la prima volta dal 2020, infatti, l’indicatore dei decessi è sceso al di sotto della linea di base. Ha fatto segnare, in Europa, il -2% rispetto alla media di decessi per lo stesso periodo nel 2016-2019. Non si evidenziava un dato simile dal febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia. La stima è dell’Eurostat.
L’eccesso di mortalità si riferisce al numero di decessi che comprende tutte le cause, misurati durante una crisi. A febbraio 2023 finalmente l’indicatore è sceso. Lo scorso anno, nel febbraio 2022, la mortalità in eccesso si era attestata all’8%, mentre nello stesso periodo del 2021 al 6%.
Italia, obbligo mascherine scade il 30 aprile
In Italia il 30 aprile, salvo diverse disposizioni del Governo, scade l’obbligo di indossare la mascherina in studi medici, ospedali e in tutte le altre strutture sanitarie. Così dal primo maggio si potrebbe tornare a guardare in pieno viso medici, infermieri e tutto il personale sanitario.
Sul tema ci sono pareri discordanti da parte degli esperti. C’è chi vorrebbe mantenere l’obbligo, anche per contenere patogeni diversi dal Sars-Cov-2 in contesti particolarmente affollati come le sale di attesa; e chi invece ritiene di poter trattare ormai il Covid come gli altri virus e di poter indossare la mascherina soltanto in presenza di pazienti immunodepressi, come già accadeva prima della pandemia. Con il decadimento delle restrizioni, verrebbe meno anche l’obbligo di tamponi, con un carico minore per gli ospedali.
Ora bisognerà capire come intenderà muoversi il governo. L’orientamento sembra essere quello di non eliminare del tutto l’obbligo, ma di allentarlo gradualmente. In particolare la proroga dal primo maggio, potrebbe esserci nelle Rsa e nelle aree degli ospedali frequentate da pazienti immunodepressi.