Le ulcere cutanee croniche del piede e della gamba riguardano l’1-2% della popolazione, in particolare la parte anziana. Possono essere molto dolorose, limitare la socialità e l’igiene personale, provocare assenze dal lavoro fino all’immobilità. Un recente studio dimostra che un nuovo protocollo terapeutico a base di tobramicina è in grado di migliorare sensibilmente lo stato di queste lesioni. Di conseguenza, migliora la qualità della vita dei pazienti. La rivista Experimental Dermatology ha pubblicato lo studio.
La tobramicina è un antibiotico usato in oftalmologia per il trattamento di infezioni oculari come la congiuntivite batterica
Le ulcere croniche sono un problema con un forte impatto anche per la popolazione anziana costretta a letto. In questo caso, vanno considerate pure le ulcere da decubito.
L’IDI-IRCCS, Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma, ha condotto lo studio. Hanno collaborato l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università degli Studi di Salerno e Kelyon di Napoli.
Ulcere cutanee, attenzione alla superinfezione batterica
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Le ulcere cutanee rappresentano circa il 70% di tutte le ferite croniche. Spesso vanno incontro a una superinfezione batterica provocata frequentemente da Pseudomonas Aeruginosa, un batterio multifarmaco-resistente, ovvero che non risponde più all’azione di molti antibiotici. Ciò contribuisce alla cronicizzazione di queste ferite.
Pseudomonas Aeruginosa appartiene al gruppo dei patogeni cosiddetti ESKAPE (Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa, Enterobacter). Si tratta di microrganismi significativamente coinvolti nel fenomeno delle infezioni ospedaliere.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) include Pseudomonas Aeruginosa tra i patogeni che richiedono urgentemente antibiotici più efficaci.
Tobramicina, l’antibiotico per uso topico oftalmico
Gli autori dello studio hanno sottoposto un uomo e 4 donne con ulcere croniche molto gravi e avanzate a un protocollo off-label. Le ulcere, persistenti da più di tre anni e infettate dal batterio Pseudomonas Aeruginosa, sono state trattatecon garze grasse o siliconate. Garze impregnate di unguento a base di tobramicina allo 0,3% applicate quotidianamente.
Il risultato è stato un miglioramento rapido delle lesioni e la guarigione entro 90 giorni di ulcere precedentemente trattate per mesi con altri antibiotici. Questi ultimi non avevano apportato alcun giovamento, ma avevano, invece, causato un progressivo peggioramento del quadro clinico.
È la prima volta che un antibiotico per uso topico oftalmico ottiene un tale risultato sulla cute.
Il nuovo trattamento con garze medicate alla tobramicina
All’inizio del trattamento si è subito verificata una riduzione dell’infiammazione e del dolore. Col tempo, in tutti i cinque casi, il nuovo protocollo ha portato all’eradicazione di Pseudomonas dalle ulcere.
«La nostra speranza è che il nuovo trattamento con garze medicate alla tobramicina si trasformi presto in un trattamento locale». Lo afferma Francesco Facchiano, dirigente di ricerca presso il dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’ISS, co-autore della pubblicazione.
L’IDI-IRCCS e l’ISS hanno depositato domanda di brevetto per il trattamento, eseguibile anche al domicilio dei pazienti affetti da ulcere croniche.
«Queste lesioni croniche – continua Facchiano – hanno spesso un’origine vascolare o metabolica. Per esempio, riguardano persone affette da diabete, oppure sono successive a interventi chirurgici riparativi o ricostruttivi in seguito ad altre patologie inclusi i tumori cutanei. Ma anche in seguito a traumi e a patologie vascolari».