Nella lotta contro il cancro, la segnalazione dell’IL-17, sebbene promettente, potrebbe avere effetti collaterali indesiderati, come uno squilibrio nel microbiota intestinale, che a sua volta potrebbe favorire la crescita del tumore. Tuttavia, l’uso di antibiotici, potrebbero interrompere questo circolo vizioso e aprire la strada a terapie più efficaci e mirate

Microbiota, cancro e il ruolo della segnalazione IL-17

La segnalazione IL-17 è una molecola di segnalazione immunitaria nota per la sua influenza sul microbiota intestinale. Nell’arrestare la crescita tumorale i risultati sono spesso deludenti

Segnalazione IL-17. Quando il delicato equilibrio del microbiota intestinale viene disturbato, a causa di infezioni, modifiche dietetiche o l’assunzione di farmaci, ciò può avere conseguenze che vanno ben oltre il sistema digestivo. Uno degli impatti più significativi è rappresentato dalla potenziale accelerazione della crescita tumorale. Questo fenomeno, che coinvolge la disbiosi intestinale, evidenzia un collegamento tra la salute del microbiota e la progressione del cancro.

Uno dei fattori chiave in questo contesto è l’interleuchina-17 (IL-17), una molecola di segnalazione immunitaria nota per la sua influenza sul microbiota intestinale. Tuttavia, nonostante il suo ruolo nell’equilibrio del microbiota, l’IL-17 è anche coinvolta nell’insorgenza e nella progressione del cancro, soprattutto nel pancreas e in altri organi. Questa doppia natura dell’interleuchina rende complesso il suo targeting terapeutico. Nell’arrestare la crescita tumorale, i risultati infatti sono spesso deludenti.

Per comprendere appieno questa intricata relazione, un team di ricerca guidato dall’oncologa Florencia McAllister dell’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas, ha condotto uno studio. Focus un apporfondimento sul ruolo dei batteri intestinali nel contesto della terapia antitumorale. I risultati, pubblicati su Cancer Cell, hanno rivelato un’intima connessione tra le comunità batteriche intestinali e la risposta immunitaria dell’organismo. Cosa che ha permesso di comprendere meglio le complesse dinamiche che regolano la progressione del cancro.

Gli studi sulla segnalazione IL-17

McAllister e il suo team si sono trovati di fronte a un bivio scientifico inatteso mentre cercavano di spingere avanti la ricerca sui farmaci inibitori dell’IL-17 come potenziali terapie antitumorali. Invece di ottenere la regressione dei tumori, hanno osservato un aumento della loro crescita nei topi con il gene recettore primario per l’IL-17 eliminato. Questa scoperta ha sollevato perplessità sul ruolo dell’interleuchina e sulle interazioni ospite-microbo nell’intestino.

L’intestino emerge come un attore chiave in questo scenario, essendo una delle principali fonti di produzione di IL-17 nel corpo. Gli organismi che costituiscono il microbiota intestinale stimolano regolarmente la produzione di IL-17 dalle cellule intestinali, che a loro volta attivano il sistema immunitario per mantenere sotto controllo queste comunità microbiche. Tuttavia, quando la segnalazione dell’IL-17 è interrotta, si scatena un pericoloso ciclo di feedback.

I risultati degli esperimenti, in cui è stata eliminata selettivamente la segnalazione dell’IL-17 nelle cellule intestinali, hanno rivelato un’incredibile conseguenza. Quale? La proliferazione di specifici batteri intestinali che, a loro volta, hanno innescato una maggiore produzione di IL-17. Questo aumento sproporzionato di IL-17 alimenta la crescita incontrollata del tumore, vanificando gli sforzi dei farmaci progettati per bloccare la segnalazione dell’IL-17.

Una pericolosa crescita tumorale 

Ciò che emerge con chiarezza è che questo ciclo vizioso non si limita all’intestino. La produzione aumentata di IL-17 può accelerare la crescita tumorale non solo nel pancreas, ma anche nel cervello. Questa interconnessione tra microbiota intestinale, segnalazione dell’IL-17 e sviluppo tumorale evidenzia la complessità del microambiente intestinale e la sua influenza sulla salute generale dell’organismo.

Per interrompere il circolo vizioso, la ricerca si orienta verso il ripristino dell’equilibrio microbiotico e la modulazione selettiva della segnalazione dell’IL-17. In che modo?

Gli antibiotici salvifici 

Nel corso degli esperimenti, i ricercatori hanno scoperto che, interrompere questo ciclo distruttivo attraverso l’uso di antibiotici nei roditori con carenza di segnalazione di IL-17 portava alla scomparsa dell’effetto tumorale. Questo suggerisce la possibilità di sviluppare regimi terapeutici che combinino l’inibizione dell’IL-17 con strategie mirate per mantenere sotto controllo il microbiota intestinale. Tale approccio potrebbe non solo rappresentare una promettente opzione di trattamento per i pazienti affetti da cancro, ma anche per coloro che soffrono di disturbi autoimmuni come la psoriasi.

Per convalidare ulteriormente questa scoperta, McAllister sta pianificando una sperimentazione futura che coinvolgerà pazienti con cancro al pancreas sottoposti a trapianto di microbiota fecale. Questo trattamento, che consiste nel trasferire i microbi intestinali di un donatore sano ai pazienti con microbioma intestinale disfunzionale, potrebbe offrire un’alternativa più sicura e efficace rispetto all’uso di antibiotici. La strada verso terapie efficaci e sicure è ancora lunga, ma le scoperte di McAllister e del suo team gettano una luce promettente sul potenziale delle strategie mirate al microbiota intestinale nell’affrontare le malattie. Un futuro in cui la terapia personalizzata tiene conto non solo delle caratteristiche del tumore, ma anche del suo ambiente microbico, potrebbe essere più vicino di quanto si pensasse. A questo punto, utile spendere qualche parola sul micobiota intestinale.

Conosciamo il microbiota intestinale 

Il Microbiota intestinale è costituito da una vasta comunità di microorganismi che popolano il nostro tratto digestivo.

Il microbiota intestinale è costituito da una vasta comunità di microorganismi che popolano il nostro tratto digestivo. Questi includono batteri, virus e funghi, che interagiscono tra loro e con il nostro organismo in modi complessi e diversi. Il microbiota intestinale svolge una serie di funzioni cruciali per la nostra salute, tra cui:

  • Aiuto nella digestione: i batteri intestinali aiutano a scomporre gli alimenti che consumiamo, facilitando l’assorbimento di nutrienti essenziali;
  • Sviluppo del sistema immunitario: il microbiota intestinale è coinvolto nello sviluppo e nella regolazione del sistema immunitario, aiuta altresì a mantenere un equilibrio tra la protezione dalle infezioni e la tolleranza degli antigeni;
  • Produzione di sostanze nutritive: alcuni batteri intestinali sono in grado di produrre vitamine e altre sostanze nutrienti che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare da solo;
  • Competizione con i patogeni: una flora intestinale sana e diversificata può competere con i batteri patogeni, riducendo così il rischio di infezioni.

Uno squilibrio nel microbiota intestinale, noto come disbiosi, può essere associato a una serie di problemi di salute, tra cui disturbi gastrointestinali, obesità, malattie autoimmuni e persino disturbi mentali come l’ansia e la depressione. Inoltre, diversi studi hanno suggerito che la disbiosi intestinale potrebbe essere coinvolta nello sviluppo e nella progressione di alcune malattie, compreso il cancro.

Fonti:

Chandra, V. et al. Cancer Cell 42, 85-100; 2024.