Nell’arco del 2023 sono stati 4.000 gli alunni che hanno usufruito del servizio scuola in ospedale. Il bilancio è quello dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, che nei giorni scorsi ha fatto il punto della visita del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Lo scopo dell’incontro con il ministro era l’inaugurazione dell’anno scolastico 2023-2024 proprio per la Scuola in Ospedale.
Il ministro è stato accolto dal presidente dell’ospedale, Tiziano Onesti, e da una rappresentanza di insegnanti e pazienti-studenti del reparto di Oncoematologia.
“L’Ospedale Pediatrico della Santa Sede – si legge in una nota – può essere considerato un vero Istituto scolastico, grazie alla presenza di insegnanti di ogni ordine e grado. L’organico complessivo attuale è di 70 docenti della scuola pubblica attivi nelle sedi del Gianicolo, Palidoro, Santa Marinella e Passoscuro. Gli insegnanti provengono dall’Istituto Comprensivo Virgilio di Roma, dal Liceo Classico Virgilio, dall’Istituto Comprensivo Fregene-Passoscuro, dall’Istituto Comprensivo Pietro Maffi e dal Liceo Statale Vittoria Colonna“.
Il ministro dell’Istruzione inaugura l’anno scolastico
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“La scuola in ospedale non è una scuola ordinaria ma un’esperienza di apprendimento unica che si adatta alle esigenze dei giovani studenti consentendogli continuare a vivere la loro quotidianità e a mantenere le relazioni. Questo è un luogo dove manteniamo viva la fiamma della speranza e della normalità in un periodo delicato della vita dei nostri giovani“. A dirlo, il presidente Onesti.
“La passione con cui gli studenti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno parlato dei loro sogni mi ha emozionato” – ha dichiarato invece il ministro Valditara. “Grazie al servizio di scuola in ospedale, attivo in 137 strutture in tutta Italia, i ragazzi, in un momento difficile della loro vita, continuano a coltivare le loro aspirazioni, in un ambiente sereno, restando al passo negli studi con i loro coetanei“.
La scuola in ospedale compie mezzo secolo
Sono stati oltre 4.000 gli studenti che hanno seguito le lezioni durante il periodo di ricovero al Bambino Gesù nel 2023. Quasi 500 in più dell’anno precedente. E qualcuno ha anche sostenuto in ospedale gli esami di scuola secondaria o di maturità: 13 alunni di secondaria di primo grado e 5 maturità.
Tuttavia la scuola in ospedale non è un’avventura degli ultimi anni per il Bambino Gesù, perché la sua istituzione ha appena compiuto mezzo secolo. Sono infatti 50 anni che esiste la scuola nella sede del Giancolo: il primo anno scolastico attivo fu il 1975/76 e fu attivato per la scuola elementare. Poi con il passare degli anni sono arrivati anche gli altri ordini scolastici e sono state attivate anche le altre sedi di Palidoro, Santa Marinella e, dal 2023 anche di Passoscuro.
Pari opportunità per gli alunni ricoverati
La scuola in ospedale è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione. In un portale dedicato, è presente anche una mappa con tutte le istituzioni regione per regione.
Il servizio nasce negli anni Cinquanta per iniziativa di alcuni reparti pediatrici, ma la ratifica del servizio avviene con la C.M. 2 dicembre 1986, n. 345. Tale provvedimento sancisce la “normalità” della scuola in ospedale come sezione staccata scuola territoriale. “Organizzare la scuola in ospedale significa riconoscere ai piccoli pazienti il diritto–dovere all’istruzione e contribuire a prevenire la dispersione scolastica e l’abbandono”. Il punto è chiarito nella successiva C.M. n. 353 del 1998.
La scuola in ospedale è dunque un modo per offrire pari opportunità a tutti i ragazzi e bambini ricoverati; ma anche uno strumento per evitare la dispersione scolastica. Ed “anche a fornire il debito sostegno ai disagi emotivi e psicologici originati dalla malattia”.