Il Ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci, e il Ministro della Salute ucraino, Viktor Liashko, si sono incontrati in videoconferenza lo scorso 4 agosto sul tema della sanità ucraina. Lo hanno fatto per definire l’accordo per il supporto dell’Italia nella ricostruzione del sistema durante e dopo la guerra. Ad annunciarlo è il Ministero della Salute in una nota.
Il supporto dell’Italia consisterà nel sostegno alla formazione degli operatori sanitari ucraini, attraverso il rilancio del servizio sanitario e dell’industria di settore in Ucraina stessa. Il nostro Paese darà inoltre supporto all’assistenza riabilitativa, allo sviluppo della telemedicina e dei servizi di salute mentale; fornirà inoltre la propria cooperazione nella ricerca scientifica.
Sanità Ucraina, un sistema da ricostruire
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“L’Italia è all’avanguardia sui percorsi di assistenza e cura; mettiamo a disposizione le nostre buone pratiche anche in ambito di sicurezza delle cure e dei pazienti. Così come siamo disponibili a dare sostegno per sviluppare la diffusione della telemedicina e potenziare la formazione degli operatori sanitari ucraini anche con attività sul posto“. Così il ministro Schillaci a seguito dell’incontro con Liashko. “Abbiamo posto le basi per l’avvio di una cooperazione che possa aiutare l’Ucraina a ricostruire il proprio servizio sanitario“.
L’Italia ha anche avviato una partnership con vari centri di eccellenza italiano nel campo degli interventi protesici e di riabilitazione. Chiamati a partecipare, sono il Centro Protesico INAIL, l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la Fondazione Santa Lucia e la Croce Rossa Italiana. Il progetto ha inoltre il sostegno del MAECI (Task Force per la Ricostruzione e la Resilienza dell’Ucraina e della Cooperazione allo Sviluppo); e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
L’Italia in aiuto dei feriti di guerra militari e civili
Il ministro anche sottolineato che “la guerra ha seriamente compromesso l’accesso al servizio sanitario ucraino e con gravi conseguenze per l’assistenza e la cura dei malati e dei feriti“. Ecco perché l’Italia si è fatta avanti per collaborare anche in questo senso. Ha inviato infatti una delegazione a Leopoli per visitare le strutture di cura e riabilitazione Superhumans, Unbroken e Galychyna. Anche in questo caso c’è il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’AICS; nonché dell’Ambasciata d’Italia in Kiev.
L’Italia dunque supporterà la cura dei feriti di guerra militari e civili, attraverso i propri centri di eccellenza. “Con questa iniziativa – ha sottolineato Schillaci – diamo un aiuto concreto ai medici e alle strutture riabilitative ucraine per potenziare l’assistenza protesica e la cura dei feriti“.